Autore: Edouard Manet
(Parigi, 1832 – Parigi, 1883)
Titolo
dell’opera: L’asperge – 1880
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
16 cm x 21 cm
Ubicazione attuale: Musée d’Orsay, Parigi
Piccolo e
interessantissimo dipinto che porta con se una curiosa storiella.
Monet aveva dipinto
un mazzo di asparagi nello stile delle nature morte dell’Olanda del seicento,
il mazzo di ortaggi su un tappeto di foglie e lo sfondo scuro senza alcun
riferimento di spazio e tempo. L’opera venne venduta all’amico Charles Ephrussi
per 800 franchi, l’acquirente al momento del pagamento versò al pittore
parigino mille franchi.
Per ricambiare la
cortesia ricevuta Manet realizza questo piccolo quadro e lo spedisce a Ephrussi
accompagnato da un biglietto: “Ne mancava uno al vostro mazzo”.
Mentre il primo
dipinto segue una precisa struttura compositiva, la seconda piccola opera è
libera da ogni convenzione e prende una strada diversa, quasi senza una precisa
meta.
L’asparago è
assoluto protagonista, non vi è raffigurato nient’altro che l’ortaggio e il
bordo del ripiano di marmo che lo sorregge.
Elegante e
raffinato nella sua essenzialità il dipinto si lega ad alte opere che in quel
periodo venivano realizzate per accompagnare biglietti d’auguri, ringraziamenti
o semplicemente come piccoli doni.
Ciao Romualdo.
RispondiEliminaForse non aveva bisogno di denaro...
Quindi è normale tale riconoscenza che comunque sia, in questo caso, sembra voler fare dell'ironia. Non so...
Abbraccio e buon fine settimana.
Ciao Pia, è un modo per ringraziare chi ha apprezzato il tuo lavoro, o anche solo per il piacere di omaggiare un amica o amico con una "creazione" personale.
EliminaSuccedeva spesso a quell'epoca (e succede tutt'ora), di Manet sono noti molti di questi "cadeaux" come il mazzetto di violette regalato a Berthe Morisot o altri piccoli dipinti donati ad amici.
E' successo anche a me, ho acquistato un volume che raccoglieva il lavoro di una pittrice, nella busta contenente il volume, che la stessa artista mi ha spedito, ho avuto il piacere di trovare un piccolo ma delizioso dipinto, ammetto che è stata una meravigliosa sorpresa.
Grazie carissima, un abbraccio a te e una felice giornata.
Lo so Romualdo del piacere di una riconoscenza avuta e data. Lo faccio anch'io se mi capita e sempre se mi capita regalo dipinti senza nulla in cambio.
EliminaQui però vedo una frase simpatica ed ironica. Monet non aveva bisogno di denaro, visto il livello familiare quindi ho avuto un pensiero quasi cinico per quel sovrappiù. Però è solo un mio pensiero goliardico. Di nuovo abbraccio, ciao.
Sono pienamente d'accordo con te Pia, la frase di Manet appartiene all'opera stessa, senza quel biglietto la percezione del piccolo dipinto sarebbe un'altra, la pittura è anche ciò che la circonda.
EliminaGrazie ancora, a presto.
Caro Romualdo, qui da te troviamo sempre delle opere grandiose.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, nel suo piccolo quest'opera (coadiuvata dal biglietto di Manet) è molto interessante.
EliminaGrazie per le tue puntuali riflessioni, un abbraccio, buona giornata.
La storia di questo piccolo dipinto è curiosa e deliziosa!
RispondiEliminaSai cosa ho visto nell'immagine, senza aver badato a titolo, autore o altre parole del tuo post? Una donna sdraiata, di schiena, col capo leggermente alzato, forse una sirena spiaggiata con la coda spezzata... stavolta la fantasia ha proprio galoppato senza briglie mi sa!
Ciao Romualdo! 😃
Ciao Anna, perché no? La tua interpretazione è interessantissima, questo ci dimostra quanto il solo titolo indirizza le nostre visioni, è chiaro che il titolo stesso è parte del dipinto in quanto descrizione, ma se lasciamo aperta la porta della fantasia possiamo scoprire un'infinità di "variazioni".
EliminaGrazie per la bellissima lettura, buona serata.