Autore: Odilon Redon
Titolo dell’opera: Il ciclope – 1898-90
Tecnica: Olio
su tavola
Dimensioni: 64
cm x 51 cm
Ubicazione
attuale: Rijksmuseum kröller-Muller, Otterlo.
La scena è naturalmente
ispirata alla mitologia greca, la ninfa Galatea giace addormentata mentre il
gigante lancia uno sguardo di desideroso amore all’oggetto della sua devozione.
La romantica versione
“classica” raccontata con poesia e
sentimentalismo da Gustave Moreau, viene rielaborata da Redon, il pittore belga
ne fa una versione che mischia il lato terrificante dell’incubo con una visione
più romantica data dallo sguardo tutt’altro che ostile del ciclope e dall’uso
dei colori, che “ricamano” la scena, infatti i colori caldi lasciano trasparire
il sentimento positivo del gigante.
Redon è sempre stato più
interessato all’esplorazione della psiche, piuttosto che all’oggettiva
rappresentazione della realtà.
Per lui era fondamentale
trovare una forma artisticamente espressiva che invitasse alla ricerca e alla
riflessione fortemente introspettive.
La magia della visione
interiore porta Redon a creare litografie e dipinti fantastici, dove il
soggetto irreale viene espresso all’interno di diversi frammenti di sogno.
Le sue opere, ricche di
colore, i paesaggi, i dipinti di fiori e la continua ricerca del “calore”
artistico, hanno avuto un forte influenza sul gruppo di giovani artisti che si
riuniranno sotto il nome di Nabis.
Per un certo periodo ho seguito i Nabis, ho fatto una ricerca, intendevo dire.
RispondiEliminaQuesto olio di Redon ha una composizione dei colori come fossero tempere e non oli.
Valutazione mia: straordinario.
Ciao Vincenzo, dici bene, la composizione sembra andare oltre la semplice (semplice è un modo di dire, perché semplice non è) pittura a olio, ma sono l'insieme cromatico e lo sguardo del ciclope ad accompagnarci nel sogno, un'opera che cattura lo sguardo e lentamente ci conquista.
EliminaGrazie e buona serata.
Direi che l'invito alla ricerca e alla riflessione introspettive è riuscito! Un dipinto che attira l'attenzione e... la trattiene.
RispondiEliminaCiao Anna, in effetti è l'obbiettivo di Redon, o perlomeno di quest'opera, che lascia una sensazione (almeno per me) di "curiosa serenità".
EliminaGrazie, buona giornata.
Approfitto questa interessante pubblicazione, per lasciarti i miei migliori auguri per le Feste, Romualdo. Buon Natale a te, ai tuoi lettori del blog, amici e familiari. Grande abbraccio dalla Argentina.
RispondiEliminaCiao Patzy, contraccambio con piacere i graditissimi auguri, auguro a te e ai tuo cari un sereno presente ed un favoloso futuro.
EliminaGrazie, un abbraccio a tutta l'Argentina.
Anche io. Auguri Romualdo, fine intenditore d'arte, cultore d'arte, diffusore di idee sull'arte epigone di una fortunata genia andata purtroppo QUASI in esaurimento. Ma tu tieni forte la posizione, siamo in tanti a volerlo. Tantissimi auguri di un felice Natale.
RispondiEliminaEnzo
Ciao Vincenzo, ti ringrazio, anche se hai un po' esagerato con i complimenti (che comunque fanno molto piacere). Dopo il tuo incitamento riparto ancora più carico di prima con la speranza di riuscire a raccontare l'arte senza essere noioso.
EliminaUn augurio di grande serenità per te e tutta la tua famiglia, grazie davvero.
Non conosco molto bene questo artista anche se da come lo decrivi, le sue intenzioni vengono fuori dalla sua forma pittorica ricca di significati più che di stile ben definito.
RispondiEliminaUn bacio Romualdo e MErry Xmas time !
Ciao Nella, come sempre i giudizi e le impressioni sono soggettivi, si può arrivare all'anima del dipinto dall'impressione visiva, oppure "innamorarsi" dell'opera partendo dall'essenza e lasciandosi trasportare fino al semplice piacere dell'immagine.
EliminaGrazie, ricambio il bacio e ti abbraccio, tanti auguri.
Ciao Romualdo!
RispondiEliminaAuguri e felice feste tra amici e parenti.
Abbraccio grande e bello questo tuo post!
Il ciclope mi è sempre stato simpatico...ahahahahah...
Bravissimo nel tuo racconto d'arte...come sempre. Smack!
Ciao Pia, grazie e auguri anche a te, il ciclope infatti non suscita che simpatia, sarà il suo essere diverso, grande e impacciato, e l'impossibile amore per una creatura troppo diversa ci fa provare tenerezza.
EliminaGrzie per i complimenti, faccio del mio meglio.
Un grande abbraccio.
Ciao Romualdo!
RispondiEliminaAuguri e felice feste tra amici e parenti.
Abbraccio grande e bello questo tuo post!
Il ciclope mi è sempre stato simpatico...ahahahahah...
Bravissimo nel tuo racconto d'arte...come sempre. Smack!
Interessantissimo!
RispondiEliminaCiao Marina, ti ringrazio, mi fa piacere che lo trovi interessante.
EliminaBuona serata e buon anno.