Autore: Jean August Dominique Ingress
(Montauban, 1780 - Parigi, 1867)
Titolo
dell’opera: Ritratto di monsieur Bertin– 1832
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
116 cm x 69,5 cm
Ubicazione attuale: Musee du Louvre, Parigi.
L’opera ritrae il
ricco editore del Journal des débâts, Louis-François Bertin.
La
scena colpisce per l’estremo naturalismo al punto che i visitatori del Salon a
Parigi, del 1883, rimasero stupefatti dal realismo assoluto. Uno degli
osservatori definì il lavoro: “piena e completa obbedienza alla natura”.
Ma di
questo notissimo dipinto, oltre all’insieme semplicemente meraviglioso,
colpisce il particolare della seggiola.
Il
riflesso di una finestra è ricreato con grande maestria, ricorda vividamente il
realismo della pittura fiamminga, in particolare l'interpretazione sublime di Jan Van Eyck.
In quel
piccolo punto focale si espande la scena che altrimenti risulterebbe ristretta,
quasi imprigionata dalla figura del protagonista. Inoltre la parete alle spalle di Bertin non permette nessuna possibile distrazione facendo si che il noto personaggio occupi l'intero "quadro".
Il riflesso della finestra diventa cosi un
punto di fuga, uno spiraglio che lascia all'osservatore la possibilità di immaginare cosa sta succedendo intorno all’artista e
al suo modello. Una piccola variante "visiva" al ritratto, assoluto protagonista dell'opera.
Jean August Dominique Ingress - Ritratto di Bertin, 1832 - Olio su tela cm. 116x69,5 Musee du Louvre, Parigi |
Amo tanto i particolari speciali in un quadro...
RispondiEliminaBellissimo, grazie Romualdo.
Ciao Pia, ritengo che i particolari raccontino, spesso più dell'insieme, la "storia" del quadro.
EliminaQualcuno li può ritenere insignificanti, addirittura casuali, ma un grande artista non lascia mai niente al caso, tutto ha un compito preciso.
Grazie a te, è un post un po' particolare, va oltre l'interpretazione di un'opera nel suo insieme e mi fa piacere il tuo entusiasmo.
Buona serata, a presto.
Sai Romualdo quando ritenga importanti le piccole cose e hai ragione, un dettaglio del genere non può essere insignificante o casuale, è una scelta ben studiata o un'irresistibile ispirazione e quindi è un tocco che fa la differenza nell'insieme, piccola o grande ma la fa, quando viene notato ma anche quando è visto con noncuranza.
EliminaUn post curioso e intelligente, perfettamente in linea con gli altri! :-)
Ciao Anna, ho ricevuto delle critiche (sempre ben accette) per questo post, mi ha lasciato perplesso il fatto che il particolare "c'è perché ci deve essere, perché l'opera è iperrealista". Sono convinto, come dici anche tu, che nulla è casuale in un'opera d'arte, se cosi fosse dubito che sarebbe tale.
EliminaSi può trattare di un "simbolo", un messaggio parzialmente nascosto o un completamento dell'opera stessa, sicuramente nulla lasciato al caso.
Grazie per i complimenti.
Buona giornata, a presto.
Sublime per tutto e come dici in particolare per l’uso della luce!
RispondiEliminaCiao Marina, la luce che si diffonde ... di riflesso.
EliminaBuona serata, a presto.