giovedì 30 novembre 2017

Peggy Guggenheim e la "miopia" delle élite burocratiche.


Quando nel 1940, l’esercito tedesco si appresta ad invadere la Francia, Peggy Guggenheim, illuminata mecenate e arguta collezionista, cerca in tutti i modi di portare in salvo la propria collezione di dipinti.


Delvaux: L'aurora (L'Aurore), luglio 1937 - Olio su tela, 120 x 150,5 cm
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia


Si rivolge al museo del Louvre che accetta di conservarli temporaneamente nei propri magazzini ma, dopo pochi giorni, inaspettatamente il museo cambia idea. Il consiglio direttivo del Louvre ritiene che “non vale la pena salvare opere di questo (basso) livello” sostenendo che i dipinti in questione non erano meritevoli di essere preservati dall’eventuale distruzione da parte del nemico tedesco che aveva scatenato un’offensiva contro l’arte moderna (definita “degenerata”) anche nella stessa Germania

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Alla fine la collezionista americana riesce lo stesso a portare in salvo le opere di artisti come Picasso, Brancusi, Kandinsky, Malevich, Ernst, Magritte, De Chirico, Braque,,Arp, Chagall, Legèr, Balla, Dalì, Klee, Delvaux,Duchamp, Tanguy, Van Doesburg, Mondrian, Lissitzky, Mirò e molti altri.

Come spesso è accaduto nei secoli e come succede tutt’ora nelle stanze della "critica", gli esperti burocrati del Louvre hanno mostrato scarsa lungimiranza, hanno dimostrato quanto la cecità della presunzione tende a volgersi verso il passato inciampando nel presente e ignorando il futuro.

8 commenti:

  1. Caro Romualdo, i ricordi della seconda guerra mondiale, ci ricorda tante opere trafugate dai musei!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, hai ragione, oltre agli orrori subiti dalla popolazione la guerra ha lasciato il segno anche nell'arte, opere trafugate o peggio ancora distrutte.
      Grazie a persone come la Guggenheim oggi possiamo ammirare dipinti che altrimenti sarebbero persi per sempre.
      Un grande abbraccio a te, grazie per la visita e buona serata.

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  2. bellissima l'opera di Delvaux (che è tra i miei preferiti!). Trovo particolarmente interessante questa notizia che conferma ancora una volta la stupidità di molte istituzioni che dettano legge in arte come in tutti i settori!!!

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    1. Ciao Marina, so della tua passione per questo artista che unisce l'aspetto "visivo" al concetto originale nella costruzione delle sue opere.
      Purtroppo tutt'oggi ci troviamo ad affrontare queste prese di posizione da parte di personaggi sempre più distanti da ciò che dovrebbero rappresentare, dove l'incompetenza sembra essere l'unico parametro preso in considerazione.
      Come dici benissimo tu questo accade in ogni settore con i risultati che vediamo quotidianamente.
      Grazie, buona giornata.

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  3. Ciao Romualdo.
    È molto difficile comprendere il perché di certe decisioni. Speriamo che non si ripetino.
    Peggy era molto particolare con una fortissima personalità ed un forte carattere. Capace di convincere anche i più testardi nelle sue oneste prese di posizione.
    Furba ed intelligente.
    Bello, grazie!

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    1. Ciao Pia, si sono perse, nel tempo, moltissime opere perché, secondo gli "esperti", non rispettavano i canoni artistici del momento.
      Quante volte assistiamo a giudizi definitivi -troppo spesso errati - riguardo all'arte contemporanea, solo il tempo dirà cosa è valido e cosa meno, è fondamentale evitare di stroncare qualsiasi lavoro per il solo motivo che non riusciamo a capirlo, dobbiamo, al contrario, approfondire e cercare una più intima conoscenza, solo cosi verranno evitati certi "disastri".
      Fortunatamente non ci sono solo i burocrati incompetenti ma anche personaggi illuminati che vanno controcorrente e che permettono ai futuri spettatori di godere dell'arte nelle sue molteplici forme.
      Grazie a te, buona serata.

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  4. Degna chiusura mio caro Romualdo, ecco quanto la presunzione e l'ignoranza può portare a scartare l'arte dalla sua più grande efficacia.
    E meno male che persone competenti hanno salvato degli autentici capolavori.
    Come sempre grazie mio caro e un forte abbraccio

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    1. Ciao Nella, dici bene, ignoranza. C'è sempre la pretesa di essere al di sopra delle parti, la convinzione che l'autodefinirsi "critici" basti per dare giudizi insindacabili.
      Il tempo ha smascherato un'infinità di questi soggetti che purtroppo proliferano in ogni luogo e situazione.
      Come sostieni benissimo tu la medaglia ha anche il lato positivo dove menti illuminate, che "vedono" oltre l'orizzonte, fanno da contraltare ai molti ciarlatani.
      Grazie a te, ricambio l'abbraccio, a presto.

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