Autore: Jean Dubuffet
(Le Havre, 1901 - Parigi, 1985)
Titolo
dell’opera: Jazz Band (Dirty Style Blues) – 1944
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
97 cm x 130 cm
Ubicazione attuale: Collezione privata.
Un’orchestra jazz è
schierata in primo piano, l’unico oggetto in secondo piano è il pianoforte
suonato comunque dal primo musicista a sinistra allineato in modo innaturale
con il resto del gruppo.
L’effetto graffito
è creato in modo inconsueto con un pennello, successivamente la superficie
viene macchiata, sgommata e incisa “creando” il contorno dei musicisti.
Dubuffet ha sempre
sostenuto che la vera e autentica arte creativa apparteneva più ai dilettanti e
ai malati di mente che ai professionisti, sosteneva che la malattia mentale,
incompresa dai cosiddetti sani, è in grado di esprimere un pensiero artistico puro, non
contaminato dai canoni prestabiliti.
Il pittore francese
coniò il termine Art Brut (arte cruda, grezza) per descrivere le opere artistiche di
bambini, pittori alle prime armi o appunto psicotici.
I lavori di
Dubuffet sono stati spesso derisi, mentre all’autore erano dedicati gli insulti
più svariati. Critica e pubblico si sono accaniti contro l’artista e le sue
opere, in un’occasione, durante una mostra parigina, si è giunti addirittura
allo sfregio.
Nonostante i
continui rifiuti e le immancabili polemiche Jean Dubuffet è riuscito a
ritagliarsi un importante spazio nel mondo dell’arte.
caro Romualdo, ti auguro una buona e serena serata.
RispondiEliminaTomaso
Ciao Tomaso, grazie infinite.
EliminaAuguro anche a te una bellissima serata, a presto.
Caspiterina...se non me lo scrivevi tu neanche vedevo il pianista.
RispondiEliminaLa prima cosa che ho pensato, prima di leggere è stato...è troppo scuro, non proprio tipico dell'ambiente jazz. Poi ho letto ed ho compreso perché.
Grazie Romualdo. Buona serata.
Ciao Pia, dipinto tutt'altro che di immediata comprensione, difficile rimanere colpiti al primo sguardo.
EliminaOsservandolo a più riprese si nota (questa è la mia esperienza) il legame della musica jazz con gli schiavi afroamericani, i creatori di un genere musicale che solo più tardi è stato riconosciuto come tale. Infatti i volti dei musicisti sono scuri come d'altronde il resto del quadro.
L'attenzione di Dubuffet verso gli emarginati, gli incompresi riguarda anche la musica, il jazz va in quella direzione, anche se oggi ha altri significati, oltre a quello originale.
Grazie a te, felice serata.
Non so se c'entri qualcosa ma mi ricordo rappresentazioni degli afroamericani con bocca, papillon e guanti bianchi...intendi quelle? Comunque grazie, davvero molto interessante. Sogni splendidi, ciao.
EliminaMi riferisco alle origini del jazz, come fenomeno musicale viene riconosciuto a New Orleans nei primi anni del secolo scorso, allora musica esclusivamente "eseguita" dalla gente di colore, ma le radici affondano nei canti che gli schiavi provenienti dall'Africa utilizzavano per alleggerire le sofferenze.
EliminaPer questo il jazz è la musica "nera" per eccellenza e penso che anche Dubuffet abbia "intinto" il pennello nel passato di questo affascinante genere musicale.
Grazie e buona notte a te.
Avevo capito che tu intendessi l'aspetto figurativo...
EliminaPerdonami. Amo il jazz ed il blues quindi...
Grazie a te e buona serata.
Non c'è niente da perdonare anzi, il tuo intervento amplia la visione dell'opera offrendo un'inquadratura differente.
EliminaA questo punto non posso ignorare l'aspetto figurativo che non avevo preso in considerazione.
Ti ringrazio, buon fine settimana.
Come sempre non conoscevo questo artista e la sua strana arte, ma io la trovo suffusa di un certo fascino.
RispondiEliminaNel panorama pittorico non vedo proprio personaggio completamente" normali!"( se poi si può esattamente definire il termine normalità). altrimenti saremmo tutti artisti.
Non escludo che uno psicotico o un bimbo, magari possa anche in un momento particolare creare dei capolavori. Tutto è possibile.
Per esempio a me questo quadro intriga parecchio!
Bacione e buon pranzo!
Ciao Nella, dici benissimo, se un artista è "normale" non sarebbe un artista.
EliminaRiguardo allo specifico musicale dell'opera mi affido alle tue enormi competenze.
E' il lato "concettuale" il vero motivo d'interesse del dipinto, soprattutto l'idea di Dubuffet che vede nella purezza di pensiero il requisito fondamentale per una creazione artistica.
Un abbraccio, buona serata.
Credo che vedendo la cosa in questo modo avesse ragione: almeno in molti casi è più il contenuto che la tecnica a fare l'opera d'arte. Questo dipinto mi piace molto! Ciao, buona domenica!
RispondiEliminaCiao Marina, la direzione proposta dal pittore francese è quasi d'obbligo, impossibile paragonare quest'opera con i dipinti tecnicamente perfetti di molti grandi artisti del passato e del presente, ma è il pensiero sviluppato in questo quadro ad emergere.
EliminaEsteticamente di difficile apprezzamento ma che ci da lo spunto per un'importante riflessione.
Grazie, buona serata.