giovedì 10 febbraio 2022

La pietà della madre terra

Nella giornata del ricordo delle vittime delle Foibe voglio proporre questi versi di Gianpiera Sironi, una struggente supplica alla madre terra, la richiesta di un gesto pietoso, quello che è mancato a migliaia di vittime della degenerazione umana.


 

Terra

madre amorosa

nelle tue aperte ferite

hai accolto i corpi gettati

ne hai cullato le vite.

Terra

madre pietosa

hai sentito i lamenti

e hai coperto con pudore

l’atrocità di questi momenti.

Terra

madre paziente

hai riportato alla memoria

uno degli orrori più grandi

della nostra storia.

 

Foibe – Gianpiera Sironi


(nell'immagine: Mariano Morioni - Foibe)


8 commenti:

  1. Una poesia struggente, il dolore delle Foibe è immenso e indimenticabile.. ennesimo frutto di un’incomprensibile ferocia umana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero Caterina, questo è solo uno degli infiniti orrori che attraversano la storia dell'umanità, sono cose che non riusciamo a concepire ma che purtroppo trovano sempre la "mano" che le realizza.
      Grazie, buona serata.

      Elimina
  2. La nostra madre terra pietosa. Solo lei sa cosa si nasconde al suo interno.
    Bel ricordo, grazie Romualdo.
    Bella poesia ed opera interessante. Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici benissimo, "solo lei sa cosa si nasconde al suo interno", gli orrori alla luce del sole sono solo una parte, quante "storie" omesse o dimenticate, il buio infinito dell'umanità.
      Grazie Pia, buona serata.

      Elimina
  3. Se ne parla sempre troppo poco. Un po' è colpa nostra. Poesia che ci riporta alla mente un altro capitolo orrendo della nostra storia che abbiamo troppo presto dimenticato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La memoria che viene meno, tante troppe "giornate" che spingono a ricordare ciò che in troppi non vogliono fare.
      Sicuramente dobbiamo fare di più ma c'è chi, come te, si impegna quotidianamente a mantenere viva la memoria storica, semmai sono sempre più numerose persone che trovano più semplice "pensare leggero" dimenticando chi siamo e riducendosi alla stregua di automi senza vita.
      Grazie Mariella, buona serata.

      Elimina
  4. Quanto odio che genera odio che genera odio in una spirale disumana
    Che solo l'uomo sa essere disumano come l'uomo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una catena senza fine, tanti anelli che si legano all'infinito nella speranza che prima o poi si possa spezzare, che finalmente un anello si rifiuti di abbracciarne un altro mettendo fine all'orrore.
      Grazie Alberto, buona serata.

      Elimina

Se vi va di lasciare un commento siete i benvenuti, i commenti contenenti link esterni non verranno pubblicati.
I commenti anonimi sono impersonali, conoscere il nome di chi lascia il proprio pensiero facilita il confronto, grazie.