sabato 10 aprile 2021

L'attrazione

Autore:   James Turrell

(Los Angeles, 1943)

Titolo dell’opera: The ligth inside, 1999

Tecnica: installazione permanente

Ubicazione attuale:  Museum of Fine Arts, Houston



Qual è il motivo che scatena l’attrazione dello spettatore davanti alle opere di Turrell è impossibile da spiegare anche se si può provare a leggerne le sfumature.

Tralasciamo per un istante l’installazione “materiale” ed entriamo nella dimensione percettiva, l’attrazione è una reazione psicologica, è la nostra percezione, al di là della reazione visiva, dello spazio immaginario che ci cattura.

Ci sono particolari della vita dell’artista che non vanno assolutamente ignorati, in questo frangente va sottolineata la laurea in psicologia acquisita negli anni sessanta, benché Turrell non abbia dato continuità agli studi della psiche queste conoscenze sono alla base delle sue opere.

Inoltre l’artista californiano ha seguito corsi scientifici (dalla matematica all’astronomia) che completano il "quadro", la percezione umana abbinata all’elaborazione scientifica permette di affrontare questo “mondo” sapendo come muoversi, evitando di andare per tentativi.

Immersi in questo “ambiente” tendiamo ad abbandonare ogni remora e a lasciarci condurre in profondità, lo schema luminoso e, soprattutto, il colore blu, mettono in atto una forza gravitazionale che il cervello umano non solo fatica a contrastare ma ne subisce il faccino, ne viene letteralmente attratto.

La spiritualità del blu è il traino emozionale, in quest’opera l’attrazione viene incanalata dal corridoio stretto e lungo (non importa la dimensione reale, è la percezione del “tunnel” che conta) dove alla fine una porta ingrandita, e resa irresistibile dai tubi luminosi, ci regala il sogno della dimensione “altra”.

Questo altro non è che un viaggio all’interno di noi stessi, dei nostri desideri, delle nostre paure, in fondo al percorso creato da Turrell c’è quello che desideriamo e al contempo temiamo, prende vita quello che fondamentalmente è il magnete che ci attira e respinge quotidianamente: l’incognita del futuro.

2 commenti:

  1. Cavolo che strepitoso artista. Lo conoscevo solo di nome e grazie al tuo post ho approfondito la sua conoscenza. Studioso di psicologia, matematica, fisica, studioso del campo visivo e per via del padre conoscitore dell'ingegneria nautica. La sua scelta l'appoggio in pieno altroché!
    La luce può essere studiata e controllata, può essere addirittura modellata... trovo tutto ciò straordinario. Grazie Romualdo, buona Domenica!

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    1. Ciao Pia, evidentemente hai approfondito l'artista e questo mi fa immensamente piacere, creare interesse è l'obbiettivo dei miei post.
      La luce è la materia prima indispensabile per creare sogni ed emozioni ed è la via per conoscere sé stessi e ciò che ci circonda, sia esso visibile o meno.
      Grazie a te, buona giornata.

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