Autore: Henry de Toulouse-Lautrec
(Albi, 1864 – Saint-André-du-Boys, 1901 )
Titolo
dell’opera: Vincent Van Gogh, 1887
Tecnica: Pastello
su carta
Dimensioni:
54 cm x 45 cm
Ubicazione attuale: Stedelijk Museum, Amsterdam
Due anni prima
della realizzazione di questo ritratto Vincent Van Gogh, consigliato dal
fratello Theo, si trasferisce a Parigi dove incontra Toulouse-Lautrec, i due
stringono un’amicizia dove più che dall’affetto sono uniti da una reciproca
stima.
Di carattere
diametralmente opposto i due pittori riescono a legare finché Van Gogh non
chiede all’amico di dare vita a una comune dove gli artisti possono
quotidianamente confrontarsi, ma la risposta categoricamente negativa rompe il
fragile equilibrio tra i due, infatti Vincent decide di partire per la
Provenza, i due si rincontreranno solo in una occasione, a Parigi Lautrec
ospiterà Van Gogh per un brevissimo periodo, tre settimane prima della morte
del pittore olandese.
In una didascalia
che accompagna il disegno in una monografia dedicata a Toulouse-Lautrec, viene sottolineato che il
ritratto “delinea in modo esatto il profilo di Van Gogh e ne rivela il
carattere tormentato, ponendo di fronte all’osservatore l’immagine di un uomo inquieto”.
Queste parole mi hanno fatto sorgere un dubbio, l’immagine
di Van Gogh riflette la condizione dell’artista olandese o quella che vediamo è
l’immagine di Vincent vista con gli occhi di Henry?
Dei tormenti
interiori di Van Gogh ne abbiamo sentito parlare ma questo disegno
inevitabilmente viene filtrato dalle sensazioni, dalle esperienze e
dall’amicizia di Toulouse-Lautrec.
Per meglio
comprendere il ritratto di Van Gogh dobbiamo prendere in considerazione il
“ritratto” di Toulouse-Lautrec, sicuro di sé, menefreghista, individualista,
egoista, queste caratteristiche, che accompagnano le varie descrizioni del
pittore francese, si scontrano con quelle opposte di Vincent, la concezione
della vita del ritrattista si mescola con lo “stile” del modello, il risultato
è lo specchio visivo di Vincent ma al contempo è il riflesso interiore di
Henry.
Henry che disegna come Vincent.
RispondiEliminaUn bel gioco di uno dentro all'altro.
Non conoscevo proprio.
Grazie
Benvenuto Alberto, Toulouse-Lautrec è conosciuto per altre opere, in questo caso l'uno e l'altro, come sostiene giustamente lei, si incastrano fino a diventare tutt'uno.
EliminaGrazie a lei per aver lasciato il proprio pensiero.