E’ motivo di confronto, spesso di scontro, l’interpretazione delle opere d’arte sono tema di controversie, più o meno equilibrate.
Il tutto è dovuto
ad un particolare che tendiamo ad ignorare: ognuno di noi ha un differente
approccio al mondo dell'arte.
C’è chi si avvicina all’opera seguendo percorsi atti a decodificarne il pensiero inseguendo i simboli più o meno celati dalla mano, mai banale, dell’artista.
Decriptare un
dipinto, una scultura o qualsiasi altra forma d’arte partendo dal simbolismo è
alquanto complesso, necessita di una conoscenza della simbologia e di un
approccio filosofico, la conoscenza profonda di quest’ultima offre un’ulteriore
spinta in profondità e permette una visione più intima, cosa che non tutti
possono comprendere.
Altro modo di
entrare in contatto con un’opera d’arte è la ricerca dell’idea che sta dietro
la realizzazione della stessa, non siamo affascinati tanto dall’opera in sé
quanto da tutto ciò che ha permesso di realizzarla, in particolare l’idea
iniziale ma, non senza importanza, tutto quello che ha influenzato il percorso
creativo, dal motivo che ha spinto l’artista ad iniziare l’opera fino
all’eventuale committente.
Per conoscere il
concetto che da vita al dipinto o alla scultura è fondamentale entrare in
possesso di un numero elevato di informazioni, più nozioni abbiamo più ci
avvicineremo al cuore, al senso dell’opera in questione.
Ma sono molte le
persone che si avvicinano all’arte lasciandosi investire dall’aspetto puramente
esteriore, le forme i colori, sia che si tratti di opere figurative che di
realizzazioni astratte (non parlo naturalmente di chi cerca nell’arte un
semplice accessorio ber abbellire la casa (un quadro acquistato solo se fa
pendant con i mobili o si abbina al colore delle pareti, in questo caso l’arte
c’entra poco o nulla) chi si emoziona davanti ad un dipinto per quello che
trasmette nell’immediato ha un “contatto” che altri non hanno in quanto
concentrati a cercare in profondità.
Ogni singolo
individuo ha cognizioni diverse,
esperienze diverse, è “incline” a sensazioni ed emozioni uniche, ecco perché è
fondamentale il confronto ma senza prevaricazione sulle opinioni altrui,
servono, una grande apertura mentale, l’abbandono di ogni pregiudizio, la
consapevolezza che il tempo prosegue imperterrito il suo cammino e che ciò che
già conosciamo non può divenire l’unico canone di riferimento, il futuro e
quello che produrrà diventerà presente e di conseguenza passato.
Ogni opera d’arte è
figlia del proprio tempo, va contestualizzata, non ha senso intestardirsi su
stili e idee di decenni o secoli fa, è importante la conoscenza storica ma è il
futuro il nostro obbiettivo, nel mezzo c’è il presente che va affrontato da
ognuno di noi con le “armi” della conoscenza ed emotive che più sentiamo
nostre.
L’arte è incontro,
confronto, mai scontro.
Nell’immagine: Joan Mirò – Paesaggio catalano (Il cacciatore) 1923-24, olio su tela cm 65 x 100 - The Museum of Modern Art (MoMA) New York
Se arte è qualcosa che tocca l'anima delle persone, credo che esistano tanti concetti di arte quante sono le "anime".
RispondiEliminaOgnuno di noi ha una sua personalissima concezione di ciò che è arte e ciò che non lo è.
Anzi una sua personalissima percezione
E' vero, siamo unici e di conseguenza pensiamo, vediamo, sentiamo in modo unico.
EliminaOgnuno di noi "legge" un'opera d'arte da angolazioni inaccessibili agli altri, ecco perché trovo importantissimo il confronto, la discussione che aiuta ad ampliare i punti di vista.
Grazie, buona serata.