Sentiamo spesso dire che l’arte
contemporanea è difficile da comprendere rispetto all’arte classica che, sempre
secondo la convinzione comune, è più “fruibile” in quanto immediata
visivamente.
Se facciamo fatica a comprendere ciò che viene realizzato nel nostro periodo storico come pensiamo di capire quello che è stato realizzato in un contesto a noi sconosciuto?
Pensiamo che basti osservare un dipinto di Vermmer, una scultura del Bernini o un affresco di Masaccio e, per miracolo, tutto ci è chiaro.
Davanti a un quadro di Kiefer possiamo fermarci e riflettere mettendo sul piatto la conoscenza del nostro tempo (che è lo stesso dell’opera di Kiefer) serve una dose di impegno ma possiamo “avvicinarci” al pensiero artistico del pittore tedesco.
Davanti ad un’opera di tre o quattro secoli fa (pur mettendo in conto conoscenze e studi approfonditi) non andremo mai oltre una personale interpretazione, è impossibile comprendere l’essenza di un’opera se non abbiamo “toccato” fisicamente e spiritualmente la vita sociale e culturale del tempo in cui viene eseguita.
Se l’arte contemporanea è “difficile”, quella precedente è praticamente "impossibile".
Anselm
Kiefer – Dragon (Drache) 2001, olio su tela cm. 185 x 220,5. Hig Museum of Art,
Atlanta
È vero che spesso è meglio prendere una pausa per valutare bene quel che sta accadendo, ma, hai ragione, del passato non conosciamo veramente il contesto, valutiamo basandoci su certe ricerche ma non possiamo essere certi di attingere alla "verità". Mai sentirsi troppo sicuri!
RispondiEliminaSaluti e a presto! :-)
Ciao Anna, infatti pensiamo di sapere tutto sul passato ma in fondo conosciamo solo ciò che ci viene raccontato, comprendere quello che venne realizzato anni o secoli fa è arduo, dici bene quando sostieni che non è mai prudente l'eccesso di sicurezza.
EliminaE' sempre un piacere sentirti, a presto.