Autore: Georg Baselitz (Hans-Georg Rem)
Titolo
dell’opera: Der Brückechor (The Brücke chorus) - 1983
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
110 cm x 177 cm
Ubicazione attuale: Saatchi gallery, Londra.
«Non è quello che
stanno cantando, è che stanno cantando».
Bastano queste
poche parole, dello stesso Baselitz, a dare una direzione al dipinto.
Il pittore tedesco
ha legato la propria visione artistica al capovolgimento del punto di vista, l’opera
“vale” per quello che è e non per ciò che potrebbe rappresentare, impedendone
di fatto l’interpretazione (quantomeno nel suo insieme, resta la possibilità di
ognuno di “costruirsi” un’idea).
Il “coro” di Baselitz
è un riferimento a “Die Brücke” un’associazione artistica fondata nei primi
anni del novecento da esponenti dell’espressionismo tedesco, tra gli altri Kirchner
e Bleil, in seguito si uniranno anche Nolde e Mueller.
Sono proprio Nolde
e Kirkner ad ispirare Baselitz che proprio in quest’opera vengono ritratti a
testa in giù.
L’unico che viene
rappresentato con la testa rivolta verso l’alto è Edward Munch, il pittore
norvegese appare spesso nei quadri di Baselitz che qui lo ritrae “fuori dal
coro” pur restando nel coro stesso.
Controverso e
discusso, Baselitz capovolge sempre più spesso le sue creazioni per evidenziare
l’aspetto esteriore, il soggetto in se viene cosi messo in ombra, poco importa
cosa stia facendo, l’essenziale è che lo stia facendo.
molto interessante! ciao, buona domenica!
RispondiEliminaCiao Marina, l'importanza dei punti di vista, qualunque essi siano.
EliminaGrazie, buona giornata, a presto.