mercoledì 25 ottobre 2017

Le debolezze e la convinzione delle proprie idee, Arthur Boyd.


Autore:   Arthur Boyd
(Murrumbeena, 1920 - Melbourne, 1999)
 
Titolo dell’opera: Lysistrata – 1790
 
Tecnica: Olio su tela
 
Dimensioni: 300 cm x 443 cm
 
Ubicazione attuale:  Galleria degli Uffizi, Firenze.


 



Ricostruzione pittorica della commedia omonima di Aristofane. Lysistrata chiama a raccolta le donne di Atene e di altre città vicine, si deve trovare immediatamente una soluzione ad un gravissimo problema.

Gli uomini sono da tempo impegnati nella guerra del Peloponneso e hanno abbandonato le proprie famiglie, tocca alle mogli mettere fine ad un conflitto che pare non avere fine.

Lysistrata organizza, con le altre donne, uno sciopero del sesso che si protrarrà finché gli uomini non metteranno fine alla guerra.

Nonostante alcune donne facciano fatica a mantenere il patto cercando con varie scuse di incontrare i propri compagni, la decisione porta alla fine i risultati sperati.

Boyd però decide di raccontare la storia concentrandosi non sulla resistenza delle donne ma sulla debolezza di una delle stesse.

Nel dipinto vediamo una giovane che decide, in piena notte, di incontrare il marito. L’uomo l’attende alla luce di una lanterna nei pressi della grotta del dio Pan, l’antico dio dell’amore, raffigurato a sinistra.

La luce della lanterna illumina un cane in posizione sia d’attesa che di guardia, Boyd ha inserito spesso la figura dell’animale nei suoi dipinti e forse mai come in quest’opera il cane diviene la figura principale in quanto guardiano della spiritualità umana, come monito alla coppia che da la precedenza all’istinto “fisico” a scapito della ragione.

 

8 commenti:

  1. Quante belle cose che mi racconti mio caro Romualdo, conosco il pittore ma tutta la scene che si dipana dentro il quadro spesso mi risulta sconosciuta se non ci fossi tu.
    Un abbraccio fortissimo e speriamo di rivederci prestissimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Nella, Boyd con il titolo indica la direzione da prendere, naturalmente si può interpretare il dipinto cercando di "dimenticare" l'input del pittore ma è difficile percorrere altre strade.
      I simboli che Boyd inserisce sono forse il vero punto focale dell'opera, da li si possono anche prendere sentieri differenti.
      Grazie,come sempre sei prodiga di complimenti.
      Un abbraccio a te, ci rivedremo certamente molto presto.
      Buona serata.

      Elimina
  2. Molto interessante Romualdo, non mi sembrava di conoscerlo e per questo ho curiosiato nel web.
    Artista vissuto in una famiglia di artisti, ha elaborato nuove tecniche; usava addirittura le mani per estendere il colore e per avere diretto contatto con il lavoro.
    Wow...mi piace! Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pia, infatti è partito dalle esperienze dei famigliari per cercare una "pittura" personale.
      Mi fa piacere aver destato la tua curiosità, ed è altrettanto piacevole il tuo entusiasmo davanti ad un artista che non conoscevi, in molti storcono il naso di fronte a ciò che non conoscono, al contrario tu cerchi l'approfondimento e lo fai con grande passione, è questo lo spirito dei veri appassionati d'arte.
      Grazie a te, buona serata.

      Elimina
    2. Grazie a Pia per aver aggiunto dettagli alla già interessante presentazione di Romualdo, scopro così che proprio il mio ultimo dipinto/post è in sintonia con la tecnica di Arthur Boyd! In effetti l'effetto che creano le dita che scivolano sul colore è... speciale! Anche se stavolta io ho usato i gessetti e quindi forse la similitudine non è così lampante ma mi vengono in mente alcuni mie vecchie creazioni ad acrilico (più simile all'olio) e rivedo l'effetto e riesco anche ad immaginare la sensazione di Arthur Boyd nel dipingere! A mio avviso una selle sensazioni più belle che si possano provare...

      Elimina
    3. Ciao Anna, Pia ha dato ulteriori spunti che permettono una più accurata osservazione del dipinto.
      Tu proponi la tua esperienza diretta riguardo alle tecniche utilizzate e dal tuo entusiasmo evidentemente si tratta di esperienze uniche.
      Ci hai dato un punto di vista "emozionale" dove la simbiosi con l'opera va oltre il senso visivo.
      Molto interessante, ti ringrazio, a presto.

      Elimina
  3. bella opera ed autore che ignoravo, grazie!!! ciao, buona settimana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marina, un artista che cerca il particolare anche nelle "storie" che racconta, cercando un punto di vista differente.
      Grazie a te, buona serata.

      Elimina

Se vi va di lasciare un commento siete i benvenuti, i commenti contenenti link esterni non verranno pubblicati.
I commenti anonimi sono impersonali, conoscere il nome di chi lascia il proprio pensiero facilita il confronto, grazie.