mercoledì 10 giugno 2015

Il "maestro" del paesaggio, Jean Baptiste Camille Corot.


Autore: Jean Baptiste Camille Corot

Titolo dell’opera: Ville D’Avray – 1867-70

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 49 cm x 65 cm

Ubicazione attuale: National Gallery of Art, Washington.








Il pallido cielo argentato si riflette nel lago mentre un tiepido sole illumina le case sulla sponda lontana.

Un paesaggio di estrema delicatezza dove i toni pastello rivelano morbidamente gli alberi e le foglie che, come piume, volano leggere creando un’atmosfera sognante.

Mentre sullo sfondo alcune persone paiono passeggiare in riva al piccolo lago, due figure in primo piano diventano le protagoniste del dipinto, una donna cammina trasportando una gerla piena d’erba mentre sulla destra un uomo siede sulla riva, forse impegnato a pescare.


Particolare del dipinto
I gesti comuni e quotidiani delle due figure non hanno però particolare importanza nella visione totale dell’opera, è la pace, la tranquillità, che emana il dipinto a farla da padrone.

Il padre dell’artista acquista una casa a Ville D’Avray, vicino a Parigi, e nell’arco della carriera Corot dipinge spesso questo paesaggio.

E’ considerato, a ragione, uno dei più grandi paesaggisti del suo tempo, le sue opere coprono praticamente tutto l’arco temporale del diciannovesimo secolo, durante il quale ha ispirato generazioni di pittori.

Le basi accademiche, di stampo tradizionale, e il modo chiaro e leggero di interpretare ciò che vede, fanno di Corot l’ultimo dei paesaggisti classici e il primo degli impressionisti.

Nei suoi ultimi lavori si trovano analogie che si ripropongono in Alfred Sisley e in Claude Monet.

Nella sua lunga e intensa carriera Corot dipinge circa 3000 tele, ancora oggi, a quasi 150 anni dalla scomparsa, quando si parla di paesaggio è difficile che non venga alla mente il nome di Corot.
 
 
 

1 commento:

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