Autore: Georg
Baselitz (Hans-Georg Rem)
Titolo dell’opera: Melo – 1971-73
Tecnica: Olio
su tela
Ubicazione
attuale: Collezione
Jung, Aquisgrana .
“La verità è il quadro,
ma certamente non sta nel quadro”.
Baselitz con queste
parole sottolinea l’ambiguità delle sue tele capovolte, concrete e reali come
oggetto in se, ma non per quello che rappresentano.
In questo dipinto non
mancano comunque i momenti di poesia: i colori e la freschezza della natura,
sia pure in una situazione paradossale con i rami che crescono verso il basso, vengono
esaltati magicamente dai sapienti tocchi cromatici e di materia pittorica.
Dal 1970 Baselitz fa
parte di un gruppo neo- espressionista di artisti tedeschi, più noti come “Neue
Wilden”, gruppo particolarmente interessato al potere del soggetto e alla
deformazione dello stesso, rappresentato con una grande vivacità di colori.
Le immagini capovolte lo
hanno reso famoso presso il grande pubblico, Baselitz si può considerare
decisamente un pittore rivoluzionario variando nel corso della carriera il
proprio stile alla continua ricerca di nuove variazioni artistiche.
Veramente una stranezza di questo pittore caro Romualdo, non lo conosco questo pittore ma vedo che sa veramente pitturare bellissimi quadri anche se sono sotto sopra...
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico.
Ciao Tomaso, indipendentemente dal soggetto o dalla posizione dello stesso, il tocco dell'artista è di primissimo ordine.
EliminaUn abbraccio, carissimo Tomaso, buona serata.
Grazie Romualdo, è tutto molto istruttivo per me.
RispondiEliminaAdesso però mi gira un po' la testa...ahahahah...
Adesso vado a vedere le altre opere.
Un grande abbraccio.
Ciao Pia, in effetti la testa può girare, bisogna concentrarsi sull'immagine che ci propone il pittore dimenticando momentaneamente il modo consueto di osservare le cose.
EliminaForse è il caso di lasciare che la testa giri e vada per conto suo, troppo spesso ci "obblighiamo" a seguire sentieri prestabiliti.
Buona serata, a presto, un abbraccio a te.
Meno male Romualdo che pur amando la pittura, se non ci fossi tu a togliermi un po' d'ignoranza grezza, ci sarebbe veramente da vergognarsi. Non l'avevo mai sentito, tanto meno la corrente pittorica. Il tutto ha un certo non senso che viene piacevolmente accettato..
RispondiEliminaUn abbraccio serale mio caro!
Ciao Nella, mi dai una responsabilità enorme, che accetto con piacere, ma d'altro canto che gusto ci sarebbe a conoscere tutto, nessuna novità da scoprire, zero sorprese, belle o brutte poco importa. Quanti musicisti, per me sconosciuti, scopro da te, mi fa molto piacere sapere che anche qui si possono incontrare cose nuove.
EliminaGrazie per le tue bellissime parole ne sono lusingato.
Un abbraccio e buona serata.
Conoscevo Baselitz solo di nome, ma non ricordo di aver visto prima i suoi quadri. Proprio come tu dici in questo straordinario dipinto c'è una poesia diffusa che cattura l'anima con le sue note leggere.
RispondiEliminaCiao Ambra, nonostante il "gioco" prospettico Baselitz non rinuncia, almeno in questo dipinto, alla leggerezza dei colori e ad una visione da sogno.
EliminaUna visione poetica che appare meno evidente, se non addirittura assente in molti altri suoi dipinti, ma qui riesce veramente ad incantare.
Buona serata, a presto.