Cosa accomuna una poesia di Jorge Luis Borges e un dipinto di Marc Chagall?
Naturalmente
a fare da filo conduttore è la grande arte, opere di due artisti eccelsi che
hanno saputo raccontare e raccontarsi utilizzando forme d’arte che li rendono immortali.
Marc Chagall - Il paesaggio blu, 1949 - Guazzo su carta cm 77 x 56 - Musem Von der Heydt, Wuppertal |
La Luna
C’è tanta solitudine in
quell’oro.
La luna delle notti non è
la luna che vide il primo Adamo.
I lunghi secoli della
veglia umana l’hanno colmata di antico pianto.
Guardala. È il tuo
specchio.
Il
titolo della Poesia di Borges: “La Luna”, può non avere nulla in comune con “Il
Paesaggio blu” del pittore russo, il poeta argentino si riferisce alla luna,
Chagall sembra metterla in secondo piano, quasi non fa parte del suo “racconto”.
Ma
dietro queste due visioni apparenti si cela l’amore dei due artisti per le
donne che hanno amato, che hanno segnato le loro vite: Maria e Bella.
Borges
racconta la sua amata Maria Kodama paragonandola alla luna, una personalità che
aveva, come il satellite terrestre, il lato luminoso, riconoscibile da chiunque
ed uno più nascosto, visibile solo da chi sapeva scendere in profondità.
La
stessa visione ce l’ha Chagall che racconta la moglie, Bella Rosenfeld, andando
oltre la realtà, ne narra i sentimenti, le sensazioni, le emozioni,
collocandole in una dimensione eterea, spirituale.
Dietro
queste due struggenti opere c’è la forza di un amore eterno che sa spingersi
oltre l'orizzonte terreno, oltre ogni confine visibile, al di là di ogni
immaginazione.