martedì 10 ottobre 2023

L'era della copia preferita all'originale

Strani giorni, viviamo strani giorni” cantavano Nicola Walker Smith e Franco Battiato nel lontano 1996, dopo quasi trent’anni quelle parole sono quanto mai attuali.

Roy Lichtenstein - Crack 1964

Non voglio scomodare i grandi sistemi globali ma fare luce su un piccolo particolare che ci fa capire che ci stiamo incamminando (o lo abbiamo già fatto) per un sentiero … strano.

Avevo già parlato della mostra intitolata “ da Monet a Warhol” (di cui propongo tre opere tra quelle esposte) che dal 19 maggio ha offerto agli abitanti, e a chi si trovava a passare, delle sponde del lago d’Iseo un interessante spaccato dell’arte dalla metà del XIX secolo agli anni ottanta del 900.

Questi sono gli ultimi giorni in cui si possono vedere opere di artisti come Picasso, Monet, Courbet e molti altri, che hanno scritto pagine fondamentali della storia dell’arte.

La rassegna ha avuto un buon riscontro di pubblico, specialmente i turisti, al punto che l’apertura è stata prorogata di un mese (doveva chiudere agli inizi di settembre) ma stranamente (forse nemmeno tanto) non ha suscitato l’interesse dei dirigenti delle scuole del territorio.

Ed è proprio qui che mi soffermo, le scuole primarie e secondarie di alcuni centri limitrofi a Sarnico (comune che ospita la mostra) hanno organizzato una visita ad un altro evento in corso in un altro comune in riva al lago, tutto bene, tutto bello ma …

Gustav Courbet - La scogliera a Etretat, 1869

Perché  chi di dovere ha deciso di portare gli studenti a queste ultime mostre ignorando quella di Sarnico? Perché nessuno ha portato i ragazzi a vedere le opere autentiche realizzate da artisti fondamentali per l’arte negli ultimi due secoli, ma non ha esitato ad accorrere a due rassegne che, grazie al titolo altisonante: “Nel cuore di Van Gogh e Caravaggio” hanno destato un interesse che non avrà un corrispettivo adeguato alla visione delle mostre stesse?

Ai nomi di Caravaggio e Van Gogh corrispondono delle semplici “riproduzioni fedeli di alcune opere dei due pittori”, dunque solo delle, seppur ottime, copie.

Niente in contrario a questo tipo di eventi (anche se li ritengo inutili artisticamente) infatti va molto di moda un qualcosa di simile dove le proiezioni dei dipinti ci fanno immergere, cosi ci dicono, nell’arte, ma almeno siamo di fronte a riproduzioni fotografiche.

Ammesso che una mostra fatta di copie possa avere un interesse artistico,mi chiedo perche portare i bambini e i ragazzi solo lì e non ad una mostra dove erano esposte delle opere originali?

Jean Baptiste Camille Corot - Paesaggio


11 commenti:

  1. Effettivamente un po' sfugge. Ma come canta quello là:"finto, finto, è più bello finto..."

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    1. Ciao Alberto, ciò che dici è tutto vero ... o è una copia?

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    2. Assolutamente copia anche la frase di Alberto... 😉
      Buongiorno Romualdo!

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    3. Conoscendo Alberto potrebbe trattarsi di una copia originale, ciao Pia.

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    4. Conoscendolo anch'io penso proprio che possa essere come scrivi. 😉
      Abbraccio Alberto!

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  2. “Nel cuore di Van Gogh e Caravaggio” hanno destato un interesse che non avrà un corrispettivo adeguato alla visione delle mostre stesse?" perdonami ma non sono troppo d'accordo e ancor meno sull'affermazione. A ragazzi che non sanno neanche dove sta di casa Van Gogh, va benissimo che li porti a vedere mostre dove i grandi Maestri vengono esaltati e sviscerati nella loro bellezza, non sempre puoi trovarti un Monet o un Rembrandt originali sotto casa, e soprattutto a prezzi accessibili. E perché la visione di una copia non dovrebbe esaltare uno spirito sensibile. Certo un conto è il Cenacolo dal vivo, a scuoterti l'anima, e un altro è un passaggio televisivo.. ma nell'impossibilità del primo (ti assicuro che nell'esempio Cenacolo tocca prenotare una vita prima), ben venga ogni tipologia di approccio all'arte, e le esperienze "immersive" di Van Gogh e Caravaggio giuro scuotono anche i tradizionali fruitori, figuriamoci che è completamente a digiuno.. bisogna creare alternative alla modo di apprendere e meravigliare, oltretutto strano che obiezioni arrivino da te, che in quanto a evoluzione dell'arte, mutazione delle tecniche e degli approcci, sei sempre stato fervido fautore.. ovviamente ben venga che scuole e curatori si muovano anche per favorire accesso a mostre originali.. ma l'arte va principalmente diffusa, originale, copia o ..blog che sia! un abbraccio! ;)

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    1. Il tuo ragionamento non fa una piega ma hai scordato un passaggio fondamentale nel mio post, il Monet originale ce l'hanno sotto casa a prezzi accessibilissimi.
      Io non discuto la divulgazione tramite riproduzioni, ma se c'è l'opportunità di vedere dal vivo opere di Courbet, di Corot, di Surat, perché ignorarle a favore di copie di Van Gogh e Caravaggio? Tra l'altro un'opera autentica di Van Gogh è presente nella mostra "da Monet a Warhol", se avessero colto entrambe le opportunità non mi sarei certo preso la briga di parlarne, più ampio è lo "spettro" culturale meglio è, ma qui si antepone la copia all'originale, è questo il punto.
      Per il resto, come ho già detto, hai ragione meglio una riproduzione fotografica (non una copia) di niente, ma se ho a disposizione opere originali che da metà ottobre torneranno in Sudafrica non portare i ragazzi è follia.
      Grazie Franco, buona giornata.

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    2. Grazie a te e perdonami, rileggendomi mi sono apparso un po' brusco, ma perché sono sempre favorevole allo sdoganamento dell'arte e della bellezza, e certi mezzi multimediali contribuiscono davvero tanto, sono sicuro che in tanti, a digiuno, dopo averne usufruito, avranno voglia di confrontarsi anche con opere originali, esposizioni tradizionali, la pacatezza di un osservazione attenta, dal vivo, un'evoluzione di pensiero e consapevolezza magari prima sommerse e dormienti e mai stimolate. Ovviamente qua subentrano anche le colpe della scuola che poco si presta a propagare e incentivare mostre, musei, manifestazioni.. un paese che deve crescere ancora, il nostro.. grazie ancora!

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    3. Tranquillo Franco, semmai diretto, mai brusco. Ci confrontiamo e, a volte, ci scontriamo sempre con il rispetto delle opinioni altrui, può essere sicuramente piacevole e rilassante discutere con chi la pensa allo stesso modo ma se vogliamo crescere, trovare nuovi stimoli, altri punti di vista, dobbiamo cercare chi ha altre opinioni.
      Ognuno di noi ha le proprie idee, una visione personale, tua proponi le tue interpretazioni, io le mie, altri le loro, in fondo è questo il senso della condivisione.
      Come ho già ribadito ciò che dici è giustissimo, voglio sottolineare il tuo ".. un paese che deve crescere ancora, il nostro..." purtroppo ho quasi l'impressione che in fondo non ci sia la volontà di farlo.
      Grazie a te, buona giornata.

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    4. Interessante il tuo post caro Romualdo. Ho curiosato anche l'altro che non avevo letto.
      Avete ragione sia tu che Franco.
      Il problema secondo me riguarda il piano di studi. Mi spiego meglio.
      Se si sta studiando un certo tipo di argomento ed artista, la tendenza è, per far comprendere meglio la lezione, quella di mostrare visivamente ciò di cui si sta parlando. Non importa che siano copie purtroppo. Perché l'intento è quello di approfondire un certo tipo di tema.
      Certo è che forse avrebbero dovuto integrare anche la visita alle opere originali. Giusto per far conoscere anche ciò che dovrebbero sapere e mai più dimenticare. Ma sarebbe stato anche molto faticoso spiegare in modo completo ciò che stavano per vedere. Quindi ecco il rifiuto.
      Comunque è bello sapere di queste grandi iniziative anche in provincia. Vorrei fosse così ovunque. Specie nelle province del Sud dove raramente si organizzano mostre di tali livelli.
      Grazie di tutto e ti abbraccio forte.

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    5. Ciao Pia, è proprio questo il punto, tralasciare l'originale per concentrarsi sulle copie.
      Avete ragione tu e Franco quando affermate che anche la copia (preferisco la riproduzione fotografica, le copie non sono mai lo specchio dell'originale) è sufficiente per dare vita ad un interessamento da parte dei ragazzi, se però ho a disposizione delle opere, e che opere, originali ...
      Fortunatamente alcuni comuni della zona si danno da fare per divulgare l'arte, ben venga qualsiasi iniziativa che vada in quella direzione, purtroppo gli abitanti di questi centri hanno interessi diversi.
      Grazie a te, un abbraccio.

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