venerdì 30 giugno 2023

Pezzi unici o fruizione "popolare"? [ Pensieri in libertà ]

Big Bench, ovvero le ormai famosissime “panchine giganti”.

Creata da Chris Bangle inizialmente presentata come opera d’arte ora viene definita oggetto di design, ma la moltiplicazione dei “pezzi” (siamo a quasi 240 esemplari distribuiti in varie valli italiane) ne sta svalutando l’aspetto artistico.



E’ innegabile l’apprezzamento del grande pubblico affascinato dal “fuori scala” e dai favolosi panorami che ci si presentano quando ci sediamo sentendoci un po’ bambini.

All’inizio si è cercata una possibile “singolarità” dividendo le panchine per colore ma il moltiplicarsi delle stesse ha inevitabilmente moltiplicato anche l’aspetto cromatico annullando anche questa possibilità del “pezzo unico”( idea comunque non originalissima considerato che panchine giganti anche se di altra forma ce ne sono già in tutto il mondo).

La domanda che mi pongo (perché devo sempre pormi delle domande) è: ha più valore l’opera d’arte unica e di conseguenza meno fruibile o la crescente distribuzione di queste installazioni permanenti che permettono a tutti di goderne azzerando il lato artistico a favore di un utilizzo più ludico?

Ammetto che concettualmente avrei preferito il pezzo unico ma forse sarebbe stata un’azione più elitaria anche se sicuramente più incisiva nel tempo.

4 commenti:

  1. Una buona iniziativa comunque, perché sommando il lato ludico della scalata e della successiva seduta, si somma la possibilità di fruire in maniera diversa dei panorami e della bellezza attorno come qualcosa di diverso, che la convenzionalità di un affaccio ad una balaustra qualsiasi di normale belvedere può rendere ai troppo pigri quasi noiosa. Si devono stimolare le percezioni, e queste panchine giganti offrono nuova visione, un po' come quella acquisita dagli studenti de L'attimo fuggente salendo sul proprio banco. O panorama, mio panorama! ;)

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    1. Molto bello il parallelo con "L'attimo fuggente" innalza il valore di questi "manufatti".
      Grazie Franco, buona giornata.

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  2. 240 pezzi unici non sono mica pochi, eh? Siamo molto fortunati. Però forse c'è anche un'altra riflessione da fare: se può essere riprodotta in larga scala è davvero arte? forse è più giusto parlare di design (parola che odio) o di artigianato

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    1. Verissimo ciò che dici, infatti ho sottolineato quanto l'opera unica sia arte mentre le copie rischiano di sminuirne il valore (artistico).
      In questo caso ho qualche dubbio che lo sia anche la prima panchina, sono d'accordo con te che si tratti di artigianato o design (parola che non entusiasma neanche me ma che rende l'idea) anche se non possiamo escludere che un oggetto di design possa essere anche un'opera d'arte.
      Grazie Alberto, buona serata.

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