sabato 31 luglio 2021

La meraviglia dell'infinito

 

Hubble ultra deep field

Quando la “fotografia” ci racconta la più grande meraviglia dell’universo (letteralmente).

Hubble, il famoso telescopio spaziale, da anni ci offre immagini dallo spazio sempre più incredibili, regalandoci emozioni indescrivibili.

L’osservatorio spaziale nel 1995 tenta un’impresa che si rivelerà estremamente affascinante, per dieci giorni consecutivi si concentra su uno spicchio piccolissimo di “cielo” (un astrofisico per rendere l’idea lo paragona ad un granello di sabbia tenuto tra le dita e osservato dalla distanza di un braccio teso)  il telescopio viene orientato in una delle zone più buie, dove apparentemente non si era mai osservato nulla.

Per dieci giorni la “lente” spaziale ha pazientemente atteso l’arrivo dei tanto attesi fotoni, ha catturato la luce proveniente dal più remoto angolo dell’universo. L’esperimento si ripeterà nel tempo con esposizioni più lunghe e con l’ausilio di tecnologie sempre più avanzate.

Il risultato finale è incredibile, lo possiamo constatare osservando questa “fotografia”, ad un primo sguardo distratto possiamo notare dei puntini luminosi, e già questo sarebbe sorprendente considerando che l’osservazione era diretta in una zona da cui non erano mai arrivati segnali, ma se ingrandiamo l’immagine …

Non si tratta solo di stelle ma di intere galassie, uno spettacolo che va oltre la più fervida immaginazione.

“Hubble ultra deep field”, questo è il nome dell’immagine (del progetto la cui immagine ne è il risultato) “campo ultra profondo” dunque e questo apre ad un’ulteriore meraviglia, essendo appunto una “visione” profonda ci mostra astri lontani miliardi di anni luce, questo significa che stiamo vedendo una parte dell’universo in un’epoca a noi lontanissima, stiamo guardando indietro nel tempo, il nostro occhio vede ciò che succede nel passato (non è un errore, succede perché lo vediamo ora, ma è nel passato perché in questo momento quelle stelle, quelle galassie, si sono evolute, si sono trasformate in qualcosa che potremo vedere solo tra altri miliardi di anni.

Questo mio “racconto” (estremamente limitato dalla mie esigue competenze in astronomia) vuole solo mettere in luce la magia scaturita da un'immagine, volgere lo sguardo là dove ci sembrava assurdo solo pensarlo .


8 commenti:

  1. Buongiorno Romualdo!
    Scrivi di stelle e "puntini luminosi" ed io subito accorro... 😊
    In effetti spesso guardo le immagini provenienti da Hubble. Sono sempre bellissime. Mi piace l'idea di osservare nel tempo una piccola perte d'infinito.
    Chissà quanto movimento c'è lassù mentre noi qui vediamo solo il buio cielo.
    La sua profondità ci riporta alla nascita del nostro sistema solare e quindi è meraviglioso "tornare indietro nel tempo" per osservare ciò che accadrà tra miliardi di anni e che da noi è già accaduto. Ma si osserva anche il futuro, ciò che potrebbe accadere. È come un percorso che immaginiamo avvenga sotto i nostri occhi e che include tutta l'esistenza del creato.
    È infinitamente strepitoso.
    Grazie per questo tuo "racconto" che ho gradito immensamente. Ciao! 😚😙😚

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    1. Ciao Pia, è curioso il fatto che entrambi (anche se in modo diverso) abbiamo pensato all'infinito, infinito nello spazio, nel tempo e, soprattutto, infinito è il nostro sentire più profondo.
      La grandezza di ciò che ci circonda è talmente ... da non poterla descrivere, davanti a tutto questo ogni barriera (fisica e mentale) svanisce, tutto diventa possibile.
      I viaggi nel cosmo (come in questo caso) nell'arte (passione che condividiamo) e nel nostro "io" (che hai affrontato magistralmente nell'ultimo articolo sul tuo blog) ci dicono che i "recinti" che abbiamo costruito nel nostro quotidiano vanno scavalcati, là fuori ci aspetta qualcosa di indescrivibile, come dici tu: "l'infinitamente strepitoso".
      Grazie a te, un abbraccio.

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  2. Direi un'immagine che come nessuna riesce a ritrarre l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. E noi uomini siamo l'infinitamente piccolo

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    1. Alberto, se solo riuscissimo a renderci conto del nostro essere "minuscoli" e di conseguenza pensare in grande (come fanno gli astronomi che catturano queste immagini).
      l'apertura mentale dev'essere totale se vogliamo uscire dal nostro minuscolo cerchio esistenziale.
      Grazie, buona giornata.

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  3. Meraviglia allo stato puro. Io sono affascinata dalla bellezza dell’universo. Credo che sia una tra le foto più belle dell’universo. Un mondo immensamente grande rispetto al quale noi siamo più piccoli di granellò di sabbia. L’universo ci insegna a essere umili, a essere curiosi, a lasciarsi in cantare dalla bellezza che ci circonda e a rispettarla.

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    1. Non posso che essere d'accordo con te Caterina, davanti a quest'immagine sono sopraffatto, è tutto troppo grande per il nostro limitato modo di pensare.
      Dici che secondo te sia una delle più belle foto dell'universo, sei in buona compagnia, oltre a me (per quello che può valere) sono moltissimi gli astrofisici che la pensano allo stesso modo.
      La tua chiusura è fondamentale, lasciarci incantare, essere curiosi e rispettare ciò che ci circonda.
      Grazie, buon fine settimana.

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  4. A volte discorrendo con chi sapientemente sembra saper tutto di Dio, lo invito ad andare col pensiero immaginario tra le stelle della volta celeste notturna, avventurarsi tra quelle luminarie e scavare percorsi incredibili nel buio sempre più buio cercando una via ed un percorso certo.. come tutti, non potrà andare oltre, nessuno può - se non immaginando - sapere cosa davvero ci sia oltre il buio e gli anni luce dell'universo. Ecco, dico allora, il mio rapporto con Dio: posso solo immaginarne l'infinitezza, non mi permetto altro.

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    1. Ciao Franco, il tuo è un percorso più filosofico, da sempre, chi ha voglia di "cercare" l'uomo solca mari apparentemente inaccessibili, il tuo invito è quello di percorrere le strade dell'immaginazione proiettandosi in una dimensione "altra".
      Il rapporto con Dio (concetto personalissimo e di conseguenza diverso per ognuno di noi) si fonde con il rapporto con l'universo, possiamo solo immaginare cosa ci sia oltre l'orizzonte, è fondamentale comprendere che ciò che vediamo non è tutto, anche dove non vediamo alcunché si cela la meraviglia dell'infinito.
      Grazie per lo spunto riflessivo, buona giornata.

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