Non vuole essere un accostamento dei soggetti (il che potrebbe apparire offensivo) ma una constatazione che può sembrare artisticamente blasfema ma che va ben oltre l'ipotetica provocazione.
La stessa cosa succede
nella seconda decade del novecento, Duchamp da vita ad un'idea dell'arte che
ribalta i canoni e indirizza la società verso un futuro sconosciuto.
Il mondo, come lo conosciamo, è figlio delle idee "duchampiane" che a sua volta si ribella a quelle "giottesche", che pure ne hanno influenzato il pensiero.
Da Giotto al pre Duchamp si sono alternate infinite realtà rivoluzionarie ma solo con l'avvento del discusso autore dei "ready-made" la svolta diviene definitiva.
So che ai più questa "visione" può sembrare assurda (e forse lo è) ma è innegabile che tra i tanti "prima e dopo" questi due segnano un cambiamento mai visto in altre occasioni.
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