sabato 6 giugno 2020

E se l'opera ... Philippe Parreno


Premesso  che in un museo o all’interno di esposizioni e fiere d’arte se in una sala non viene esposto niente quest’ultima viene inevitabilmente chiusa.

 Se entrate in uno spazio e non vedete null'altro che una stanza vuota allora iniziate ad incuriosirvi, guardatevi attentamente attorno e, se notate solo le nude pareti, cominciate a prendere in considerazione che l’opera d’arte siete voi.

L’arte contemporanea apparentemente senza senso coinvolge lo spettatore al punto che in sua assenza l’opera non esiste.

 

Philippe Parreno – Sonic Grid (opera esposta alla biennale di Venezia del 2017)


5 commenti:

  1. Noi protagonisti dell'arte. Ma non lo siamo sempre stati?
    Fin dalla antichità, fin dai primi ritratti assieme alla terra, alla natura e agli animali?
    Un abbraccio e buon sabato.

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    1. Ciao Mariella.
      Hai perfettamente ragione quando sostieni che l'uomo è da sempre protagonista dell'arte, ma lo è in quanto soggetto dell'opera.
      Parreno in questo caso (ma potremmo citare Christo con il celebre "Floating Pears" o Manzoni con le "Basi Magiche") inserisce lo spettatore nell'opera, il visitatore smette i panni del fruitore ed entra a far parte dell'opera stessa.
      In un ritratto pittorico il protagonista è il personaggio ritratto ma l'opera d'arte è il dipinto non la persona, i visitatori di un museo sono importanti ma il quadro è "completo" anche senza di loro, nelle opere di Parreno, Christo o Manzoni l'assenza dell'osservatore equivale all'assenza dell'opera.
      Dal secondo ventennio del secolo scorso l'arte ha progressivamente ridotto le distanze tra l'opera e lo spettatore, distanze, come in questi frangenti, che si sono assottiglia fino a scomparire completamente.
      Grazie Mariella per lo spunto interessante, a presto.

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    2. Grazie a te per il post e per l'ottima spiegazione.
      Buona domenica.

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  2. Non ci avevo pensato, in effetti è una giusta riflessione, se siamo ancora capaci di riflettere. In una stanza vuota invece di confonderla col nulla, non ci rendiamo conto veramente che noi stessi la creiamo!
    Un abbraccio forte mio adorabile amico

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    1. Siamo spinti ad andare oltre il nulla apparente.
      Quando si parla di arte siamo abituati a "subirla" passivamente, non prendiamo in considerazione la possibilità di esserne coinvolti in prima persona.
      Ho fatto l'esempio di "Floating Pears", ha portato un milione e mezzo di visitatori ma solo una piccolissima parte di loro ha percepito la propria presenza come aspetto fondamentale dell'opera, i più l'hanno vissuta da visitatori "estranei" all'installazione.
      Grazie Nella per il sempre piacevole scambio di opinioni.
      Un abbraccio, buona giornata.

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