sabato 14 settembre 2019

L'inconscio e il subconscio, Max Ernst



Autore:   Max Ernst
(Bruhl, 1891 – Paris, 1976)

Titolo dell’opera: Forest (Forest and dove), 1927

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 100 cm x 81,5 cm

Ubicazione attuale:  Tate Gallery, London






Un paesaggio naturale opprimente, una foresta soffocante dove sembra che non vi possa essere alcun segno di vita, al centro in basso troviamo un piccolo uccello (più probabilmente la rappresentazione stilizzata e infantile di una colomba) rinchiuso in una gabbia, a questo punto ci si chiede se l’uccellino è privato della propria libertà o se la gabbia lo metta al riparo dalla foresta minacciosa.

Ernst introduce una tecnica, utilizzata spesso in seguito da altri artisti, chiamata frottage, che consiste nel disegnare su un foglio di carta appoggiato su superfici irregolari cosi che l’artista perda il totale controllo sull’opera.

Il risultato, in questo dipinto, è una cupa proiezione della natura che non è più fautrice di vita ma si trasforma in pericolo per la vita stessa.

La tecnica usata da Ernst, che lascia molto spazio alla casualità, sommata al pensiero allucinato  dell'immagine, rende perfettamente l’idea del “viaggio” intrapreso dal movimento surrealista.

La realtà lascia il posto al subconscio, ciò che ne deriva è una visione tutt’altro che bucolica dove emergono temi e problematiche di un periodo in grande fermento artistico, ricerca di un'utopica modernità che deve fare i conti con il periodo storico che vede la società stretta tra la morsa delle due guerre mondiali.



2 commenti:

  1. pittura alquanto problematica mio caro.Tutto è rinchiuso in qualcosa di claustrofobico che come primo impatto ti lascia perplesso.
    Poi cerchi di approfondire l'opera e l'atmosfera diventa ancor più cupa in questa natura sicuramente matrigna compreso l'uccellino per me rinchiuso nella sua piccola gabbia. Un mezzo per salvarlo? Può anche essere visto il periodo dove l'opera è stata creata.
    Comunque ancora grazie per farci conoscere un'infinità di cose.
    Abbraccio serale

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  2. Ciao Nella, le tue letture sono sempre interessanti, il senso di inquietudine è forte e non c'è nulla che lasci spazio a una via di fuga, la direzione dell'opera sembra una sola.
    Sono io che ringrazio te per il prezioso contributo che dai nell'approfondimento del dipinto.
    Un abbraccio, a presto.

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