venerdì 19 ottobre 2018

Il filo della memoria e lo spirito guida, Chiharu Shiota


“Key in the hand” è la scultura-installazione dell’artista giapponese Chiharu Shiota.
La scultrice nipponica ha raccolto più di 180 mila vecchie chiavi inutilizzate provenienti da tutto il mondo, cinquantamila di queste fanno parte di quest’opera dal profondo significato simbolico.

Le chiavi rappresentano l’unica via d’accesso all’animo umano, una vicinanza spirituale con chi con queste chiavi ci ha vissuto, i fili di lana rossi sono il collegamento, il percorso mnemonico che conduce a questi ultimi.

La memoria legata ad un sottile filo conduttore, le chiavi sono dunque appese ad un sottile "soffio" di speranza, è fondamentale mantenerne il collegamento e al tempo stesso è altissimo il rischio che il contatto si spezzi e che tutto cada nell’oblio. 

Ma l’interpretazione può e deve andare oltre, l’intimità delle persone e il confine con l’ignoto, sono rappresentate dalle barche che hanno il potere di accompagnare lo spettatore al di la del “fiume”, la vita scorre seguendo il fluire delle acque, solo attraversandole, sfidandone la corrente, possiamo entrare in una nuova dimensione.

Questa rappresentazione dell’umana proiezione spirituale, sotto forma di installazione temporanea, è stata allestita alla Biennale di Venezia nel 2015, all’interno del padiglione giapponese.  










2 commenti:

  1. Buongiorno Romualdo.
    Tipicamente orientale quest'opera ed ovviamente molto bella.
    Grazie di avercela descritta. Ciao e buon fine settimana!

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    1. Ciao Pia, grazie a te, fai bene a sottolineare l'essere "orientale" dell'opera, gli artisti contemporanei del sol levante riescono, più di altri, a trasmettete le sensazioni più intime dell'essere umano nel precario equilibrio tra il passato che guarda avanti ed un futuro che non si dimentica di ciò che è stato.
      Buona serata, a presto

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