Autore: Katsushika Hokusai
Titolo
dell’opera: Oiwa (Oiwasan) della serie:I cento racconti di
fantasmi - 1831
Tecnica: Xilografia
policroma
Dimensioni:
26,3 cm x 18,9 cm
Ubicazione attuale: Museum of Fine Arts, Boston
Con il nome di Yotsuya Kaidan, è una delle storie più
conosciute in Giappone.
Racconta di una
giovane donna di nome Oiwa , perdutamente innamorata di suo marito che sposa
nonostante la povertà estrema ed il carattere tutt’altro che mansueto.
Dopo il matrimonio
rimane incinta, alle condizioni economiche precarie si aggiunge l’infatuazione
del marito per la figlia (altre versioni parlano di nipote) del vicino di casa.
L’uomo comincia cosi ad odiare la moglie, la
relazione extraconiugale si trasforma nel desiderio di sposare la vicina di
casa fino alla decisione, della coppia di amanti, di eliminare la giovane Oiwa
ed il futuro figlio.
Il marito mette del
veleno in una crema per il viso che dapprima sfigura la giovane ed in seguito,
tra terribili sofferenze, la conduce alla morte.
Nella “Notte di
tutti gli spiriti” Oiwa si presenta alla coppia di assassini in una lanterna
buddista, la lampada si trasforma e compare il viso deturpato della giovane che
chiede vendetta. L’epilogo della vicenda porterà inevitabilmente alla morte dei
due amanti.
Hokusai racconta l’istante
dell’apparizione dello spirito di Oiwa, il volto deturpato, gli occhi
arrossati, la bocca spalancata che chiede giustizia ed al contempo mostra l’infinita
sofferenza e infelicità.
Con maestria l’artista
giapponese ci mostra l’orrore e la compassione, la macabra presenza suscita
comunque una tenerezza malinconica nei confronti della sventurata giovane
donna.
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