sabato 19 maggio 2018

La strada del pensiero evolutivo, Piet Mondrian

L’evoluzione della pittura , il riflesso della trasformazione del pensiero più profondo.

Mondrian mostra con questa serie di “alberi” una crescita stilistica, una costruzione concettuale che spinge ad andare oltre i propri limiti, oltre a cercare di superare quelli naturali, o almeno quelli che ci sembrano tali.

Da un semplice, apparentemente, ritratto della naturale visione degli alberi Mondrian “crea” un percorso che si apre a nuove interpretazioni, una visione più intima dello spirito che circonda ciò che normalmente vediamo.
La strada si fa sempre più personale, meno riconoscibile in quanto legata all’inconscio, la direzione porta ad un tentativo di eliminare il “reale” lasciando il posto ad una sfumatura astratta.
L’albero come sintesi di un percorso interiore dove la realtà lascia spazio all’immaginazione, dove le forme prendono il posto della luce, dove ciò che conosciamo si trasforma nell’immaginato.

(nell'immagine in alto: Albero rosso, 1909-10. Olio su tela  70 x 99 cm. Gemeentemuseum, l'Aia)



L'albero grigio, 1911. Olio su tela 78,5 x 107,5 cm.  Gemeentemuseum, L'Aja,



Melo in fiore, circa 1912. Olio su tela 78×106 cm. Gemeentemuseum L’Aia


Alberi in fiore 1920, Olio su tela 60x85 cm.  Judit Rothscild Foundation, New York


4 commenti:

  1. Vedere il percorso è interessante! Difficilmente, in arte, si riesce a comprendere ed apprezzare profondamente il risultato finale senza sapere quello che ha portato lì.
    Ognuno di questi alberi, comunque, ha un suo fascino!

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    1. Ciao Anna, un percorso più concettuale che tecnico, un tentativo (il mio) di approfondire una lettura che permetta di conoscere, anche solo parzialmente, il pensiero dell'autore.
      Presi singolarmente raccontano "storie" differenti tra loro pur mantenendo un contatto.
      Grazie, buona serata.

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  2. mi piace particolarmente il primo! Gli altri necessitavano appunto della tua sempre interessante spiegazione.

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    1. Ciao Marina, ti ringrazio ma non penso di poter determinare il percorso, vero o ipotetico, legato a queste opere, come dicevo all'amica Anna è una strada che io stesso cerco di percorrere per comprendere l'idea che si annida, ammesso di riuscirci.
      Il primo è decisamente più realistico mentre gli altri necessitano di un costante "contatto", se nel primo caso la superficie ci da un'idea negli altri è necessario scavare e sperare di trovare ciò che si cerca o lasciarsi stupire da quello che troviamo.
      Buona serata.

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