Autore: Raffaello
Sanzio
Titolo dell’opera: Madonna della seggiola – 1513-1514 circa
Tecnica: Olio
su tavola
Dimensioni: 71 cm x 71 cm
Ubicazione
attuale: Galleria
Palatina, Firenze.
L’elegante poltroncina
sulla quale siede la Madonna da il nome al dipinto, osservando attentamente si
nota che non si tratta di una semplice seggiola, ma di un mobile di pregio,
l’equivoco nasce dall'interpretazione popolare del gruppo, Raffaello unisce la
raffinatezza della composizione alla semplicità dell’atmosfera, quasi
domestica.
La Madonna presenta un
abbigliamento e un’acconciatura insolitamente esotici, i colori della veste e
del copricapo sono quantomeno inconsueti per l’epoca che prevede, per la
Vergine, i tradizionali colori blu e rosso.
Indimenticabile lo sguardo
della Madonna, che guarda direttamente l’osservatore, invertendo il rapporto
con lo stesso: è lei che ci guarda e abbraccia il bambino quasi proteggendolo come se la nostra presenza la turbasse.
Gesù Bambino occupa il
centro del dipinto, Raffaello con geniale e studiata applicazione geometrica ne
definisce l’asse verticale che, dalla gamba sinistra passa dal gomito al naso
del bimbo che, con il movimento dei piedi tradisce un po’ di fastidio per
l’eccessiva stretta della madre.
San Giovannino, (lo si
riconosce per la croce di canne e per l’abito di ruvide pelli) appare della
stessa bellezza e grazia del bambino e della Madonna dando equilibrio
all’intera opera.
L’esatto centro del
dipinto è occupato dal gomito di Gesù, l’impressionante e totale controllo di
Raffaello sull’opera è evidente dalla sporgenza del gomito stesso, che grazie
ad un accurato gioco di luci, produce un’illusione visiva di una superficie
convessa che da al quadro un moto circolare che ipnotizza l’osservatore e
imprime al gruppo un effetto di arretramento e leggerissima deformazione, in particolare
di San Giovannino.
Bellissimo, caro Romualdo!
RispondiEliminaCiao Tomaso, un'opera che considero uno dei più grandi capolavori di sempre, Raffaello ci regala, a tutt'oggi, emozioni indescrivibili.
EliminaBuona serata carissimo.
Non si riesce a distaccarne lo sguardo.
RispondiEliminaIl Bimbo è vero, se ne intuisce il lieve divincolarsi, l'abbraccio si percepisce come se la Madre ci stringesse a sé ...e sbaglio ad usare la similitudine:
Un caro saluto
Marilena
Ciao "Fata Marilena", il realismo della scena e veramente incredibile, si ha l'impressione di essere presenti, e, come ricordi tu, l'abbraccio della madre può essere esteso a chi osserva il dipinto tanto è "viva" la rappresentazione.
EliminaUn saluto a te, a presto.
Avevo dimenticato il fascino e la bellezza di questo meraviglioso dipinto. grazie!!!
RispondiEliminabuon inizio settimana a presto
Ciao Audrey, grazie a te, trovo effettivamente favolosa quest'opera.
EliminaBuona serata, a presto.
E' piacevolissimo guardare un dipinto con i tuoi occhi, perché sono attenti e precisi. E poi c'è una grazia in questi visi e una morbida rotondità nei corpi che contribuiscono a quella sensazione di atmosfera quasi domestica, di cui parli.
RispondiEliminaCiao Ambra, troppo buona, non è difficile "raccontare" opere di questo livello, Raffaello descrive una "comune" scena materna con semplicità e raffinatezza incredibili, portando l'osservatore dentro al quadro, facendolo partecipe dell'abbraccio di Maria a Gesù.
EliminaTi ringrazio delle belle parole, buona serata, a presto.
Meravigliosa opera, il tuo blog é meraviglioso, mi piace un sacco e sono la tuna nuova follower.
RispondiEliminaHo una linky party internazionale per conoscere nuovi blog, ti aspetto.
A presto: redecoratelg.com
Benvenuta Lola, ti ringrazio, verrò presto a trovarti.
EliminaBuona giornata.