Autore: Pierre Auguste Renoir
(Limoges, 25 febbraio 1841 – Cagnes-sur-Mer, 1919)
Titolo
dell’opera: Rosai a Wargemont - 1879
Tecnica: Olio su tela
Ubicazione attuale: Collezione privata.
Nel 1879 Renoir viene
invitato dal diplomatico Paul Berard a trascorrere l’estate nella sua residenza
a Wargemont, in Normandia.
Qui il pittore si interessa al paesaggio e dipinge donne e bambini sulla
spiaggia, ritrae i vari membri della famiglia Berard e decora la
grande sala da pranzo della villa.
E’ un periodo
di grande creatività per Renoir che si allontana dall’impressionismo e si
spinge a sperimentare nuove tecniche.
Poco prima di
lasciare la residenza di Wargemont l’artista di Limoges si cimenta nella
descrizione del rosaio nel giardino dei Berard, in questo dipinto prevale una
più intensa e calda luminosità, dai toni lievi e sfumati che da quel momento
userà regolarmente nelle opere successive.
Caro Romualdo grazie per aver postato questa bellissima opera. Ti ringrazio anche per essere passato dal mio modesto salotto. Sono d'accordo con il tuo ragionamento, quello che più conta è l'amicizia, ma se c'è il tempo bello si possono fare più cose. Io parlavo di una scampagnata. Ti auguro una bellissima settimana e ti mando un amichevole abbraccio. Bruna.. ciaoooo
RispondiEliminaCiao Bruna grazie e buona settimana anche a te.
EliminaRenoir è l'artista più amato dalle donne, soprattutto quelle tendenti al romanticismo.
RispondiEliminaLe sue opere sono bellissime e donano gioia a chi le guarda, i suoi colori sono sempre splendenti, anche se a volte mi hanno fatto tendere all'idea del mistero ( questa è ovviamente una sensazione molto personale). Come in questo splendido quadro, le domande che sorgono sono: chi è nascosto tra le fronde del piccolo giardino o chi si cela dietro le finestre di questa residenza? Mah! Mistero...
Salutissimi Romualdo.
Ciao Pia, il tuo è un interessante "modo" di vedere un dipinto, dieci persone guardano un opera da altrettanti punti di vista diversi.
EliminaBuona giornata.
Pensavo che gli sfumati fatti a punta di pennello, una caratteristica degli impressionisti, in particolare di Renoir, li conferivano alla opera un aspetto somigliante a quello che oggigiorno li dia l'aggiunta dei "noise" nella edizione fotografica! Ma quelli erano veri maestri che riuscivano a ottenere lo stesso clima senza aiuto della tenica moderna! Saluti, Romualdo.
RispondiEliminaCiao Patzy, sono d'accordo con te che un secolo fa ad emergere era il talento senza aiuti della tecnologia ma credo che anche la fotografia (forse in modo più concettuale) abbia bisogno di talento e fantasia.
EliminaBuona giornata.
Ho ammirato qualche mese fa molti capolavori di Renoir ndeella grande mostra alla Gam di Torino.
RispondiEliminaAnche in quella sede ho apprezzato soprattutto i paesaggi dove spiccano la natura ed i suoi colori.
Ciao Costantino, dal vivo ci si rende conto della maestria di questo artista.
EliminaA presto, Romualdo.