Cornici
si, cornici no, cornici … dipende.
Al
di là dei gusti personali che indirizzano da una parte o dall’altra è
necessaria la cornice per un dipinto o per una stampa fotografica? Qual è il
confine che divide la cornice che “completa il quadro” e quella che lo
sovrasta, finendo per sminuirne il valore estetico e artistico?
Vincent Van Gogh - Autoritratto, 1889 – Olio su tela cm 65 x 54 – Museo d’Orsay, Parigi
Nella
maggior parte dei casi trovo che le cornici siano più un intralcio che un
completamento, naturalmente in un ambiente privato è il gusto del proprietario
ad avere la precedenza, ma in una pinacoteca certe cornici, in particolare
quelle antiche di un certo valore storico e di eccelsa fattura, non vanno
d’accordo con il dipinto a cui sono abbinate.
Qui
subentra in effetti il gusto personale, trovo che cornici lignee “importanti”
soffochino il dipinto, la loro pesantezza (e non mi riferisco al peso
specifico) impedisce la libertà espressiva dell’opera d’arte che viene
rinchiusa in un recinto troppo stretto impedendone anche il minimo “movimento”.
Un
quadro senza cornice però non sempre riesce ad esprimersi interamente, le tele
contemporanee riescono a farne a meno, quelle più “datate” fanno più fatica, le
fotografie ne hanno bisogno, a patto che non prendano il sopravvento.
Mi
è capitato di osservare dei dipinti (o meglio la loro riproduzione fotografica)
in rete o, meglio ancora, stampati su volumi, normalmente li vediamo senza
cornici e questo ci porta ad intraprendere un percorso visivo specifico, quando
le stesse opere le vediamo dal vivo con tanto di cornice la percezione cambia
completamente.
Mentre
il passaggio dalla riproduzione alla visione “live” è, nella maggiorana dei
casi, un passo avanti, spesso succede il contrario (almeno è quello che succede
a me) quando cornici eccessive sovrastano il dipinto, in questo caso può sopraggiungere
quella sensazione di delusione nonostante il quadro sia tutt’altro che
deludente.
Ho
provato ad accennare questo mio pensiero ad un curatore di un piccolo museo ma mi
sono trovato davanti a un muro, alla mia domanda: “le cornici possono
modificare la percezione dei dipinti?” la risposta è stata: “se il dipinto di
una determinata epoca ha quella cornice noi dobbiamo prenderlo in
considerazione cosi com’è”. A nulla è servito sottolineare che spesso la
cornice è stata aggiunta a posteriori senza che l’artista abbia avuto voce in
capitolo (e questo ribalta completamente il concetto del suddetto esperto) va
detto, in tutta onestà, davanti ad un’opera di Monet (si trattava di una mostra
temporanea) che il curatore ha ammesso che la cornice nulla aveva in comune con
il dipinto, in effetti ne era soffocato, ma che andava esposto cosi perché la
cornice aveva la stessa età della tela.
Altra
cosa che mi piace prendere in considerazione è la moda che ha preso piede negli ultimi anni, quella di appendere
alle pareti cornici vuote, in questo
caso si tratta di pura decorazione, il concetto iniziale, tutt'altro che banale, emerso da una cornice
senza quadro si è consumato nella ripetizione, ha perso ogni valenza artistica,
la moltiplicazione di questi manufatti ha cancellato l’aspetto visionario trasformandolo in una banale consuetudine.
Riassumendo, le cornici incidono non poco sulla percezione di un dipinto (fotografia) sia essa positiva o negativa, un quadro senza cornice è libero di esprimersi senza "barriere", anche se spesso la giusta cornice lo completa, la cornice senza quadro ...
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