domenica 20 agosto 2023

Arte e libertà, l'astrattismo contro il pensiero unico

L’arte astratta è uno degli esempi più importanti della “libertà di pensiero”.

Non a caso tutte le dittature del novecento, siano esse comuniste, fasciste o naziste, avevano (e hanno) in comune la determinazione nel troncare sul nascere ogni forma d’arte astratta.


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Piero Manzoni, Achrome 1958, caolino su tela grinzata, cm 100 x 70 - Gallerie d’Italia, Milano



Mentre la pittura figurativa permette di incanalare, in immagini, le masse verso un pensiero unico (metodo utilizzato nei secoli dalla nobiltà e dal clero) l’arte astratta è difficile da controllare.

Giustamente qualcuno può obbiettare sostenendo che la pittura figurativa è stata spesso utilizzata per contrastare tali regimi totalitari, ma in quanto rappresentativa è “leggibile”, riconoscibile e di conseguenza più facile da arginare.

L’astrazione necessita di approfondimento, di un ragionamento, chi vuole andare oltre l’apparenza deve sviluppare un pensiero proprio.

Non c’è nulla di peggio, per certe ideologie assolute, della massa pensante che in quanto tale è incontrollabile.

L’astrattismo, il “concettuale”, sono due forme di spinta intellettuale, chi si immerge in queste profondità artistiche deve farlo con uno sviluppo del pensiero, un pensiero che, se elaborato singolarmente, diviene unico in quanto espressione di un singolo individuo, se ogni essere umano approfondisce un proprio ragionamento viene meno quel “pensiero unico” nell’accezione negativa, quella che permette il controllo “dall’alto”.

4 commenti:

  1. Il concettuale è senz'altro più esplicito come comunicazione, l'astrattismo ti costringe ad elaborare un tuo pensiero personale.
    Un concetto molto interessante questo. Non mi ci ero mai soffermato.
    Grande! Dai sempre ottimi spunti

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    1. Ciao Alberto, anche il concettuale necessita di un ragionamento in quanto non è mai evidente ciò che vuole trasmettere, l'astrattismo, come dici tu, resta incomprensibile senza un approfondimento.
      Naturalmente, al contrario di quello che pensano in molti, anche la pittura realistica necessita di conoscenze specifiche ma proprio perché si pensa che basti guardarla una volta per comprenderla è più facile da "manipolare".
      Grazie mille, buona domenica.

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  2. Siamo d'accordo sul "non evidente" e sull' "incomprensibile" che accomuna astrattismo, concettualismo e altri stili analoghi. Ci mancherebbe, in tal senso, che opere simili incanalassero pure la libertà di pensiero, diciamo che la sguinzagliano proprio, ed ognuno - voglio credere - ha facoltà di elaborare letture e interpretazioni, anche a prescindere sugli approfondimenti legati ad opera ed autore.

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    1. Ciao Franco, è proprio questo il punto, la libertà di pensiero intesa come capacità di ragionare con la propria testa, la pittura astratta, a meno che la si "affronti" in modo superficiale, necessita di impegno, rendere consueto l'approfondimento (non solo nell'arte) rende immuni alle pressioni esterne.
      Grazie, buona giornata.

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