giovedì 10 agosto 2023

Arte, vita e ciò che sta nel mezzo, Robert Rauschenberg

Robert Rauschenberg – Serbatoio, 1961 – Olio, matita, tessuto, legno, gomma e metallo - cm 217,2 x 158,8 x 39,4 cm 

National Museum of American Art, Washington


Opera che va oltre il dipinto bidimensionale, gli oggetti inseriti lo trasformano in una scultura, due orologi, una ruota, una rudimentale “mensola”, una trave che attraversa il dipinto, tutto questo per uno spessore di quasi 40 centimetri.

Siamo agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso, periodo di ribellione, critica sociale e ricerca spasmodica di un definitivo cambiamento, il pittore texano però non va nella direzione della critica sociale ma è alla ricerca di quella “rottura” che finalmente si scollega dal concetto classico di arte, sganciarsi definitivamente dalla tradizione.

“Serbatoio” di idee? Serbatoio di visioni  sopite? O Serbatoio di speranze senza speranza?

Cosa voglia dirci, o rappresentare, con quel titolo non è chiaro, sembra comunque sottolineare che si tratta di un contenitore, di cosa possiamo solo provare a comprenderlo.

La struttura è molto vicina all’astrattismo,  i due orologi infatti pur facendo parte dell’opera hanno il compito di “indicare” il tempo che passa, quello in alto segna l’orario d’inizio dell’opera, quello in basso l’ora in cui Rauschenberg ha concluso il suo lavoro.

È lo stesso artista a sottolineare il suo obbiettivo, cercare di inserirsi nello spazio che divide l’arte dalla vita, in questo modo cerca di creare un cuscinetto che permetta ai due “mondi”, apparentemente diversi, di comunicare fino a fondersi.

Le opere dell’artista di Port-Arthur sono state fonte d’ispirazione per la nascita della Pop Art americana, una visione che si è evoluta partendo dal concetto popolare britannico e che ha avuto il pieno sviluppo negli Stati Uniti.

 

4 commenti:

  1. Ciao Romualdo
    Sono stata lontana per un po', ora che sono a casa in ferie ho un attimo di tempo in più per seguirti.
    Questo "Serbatoio" di Rauschrenberg sembra proprio una scultura. Mi incuriosisce la trave che tu dici attraversare il dipinto. Ho notato che è stata posta in alto, gli oggetti infatti si trovano tutti al di sotto tranne uno. Non sono riuscita a capire cosa rappresenta questo oggetto rosso messo al di sopra di tutto. Un caro saluto.

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    1. Ciao Gianpiera, è una questione di priorità, ci sono cose che necessitano di attenzione più di altre se poi c'è il tempo ...
      Il tuo punto di vista è sempre interessante in quanto visione di un'artista, la poesia guarda l'arte da un angolo più concettale che realistico e questo ti permette di andare oltre ciò che si presenta all'occhio.
      Non ho trovato nulla che dia una spiegazione alla macchia rossa che sovrasta l'opera, potrebbe trattarsi di qualcosa messo a guardia del contenuto, un completamento del dipinto o, più probabilmente, un sigillo che certifica l'esistenza artistica e non solo.
      Grazie per gli spunti che ci proponi, e sempre un piacere leggerti.
      Buona giornata.

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  2. Bisognerebbe vederlo dal vero, credo. Così da vedere bene gli oggetti e le sensazioni che riesce a trasmettere

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    1. Ed è proprio cosi, questo vale per ogni opera d'arte, la visione dal vivo è l'unico modo per assaporarne l'essenza, per comprenderne il messaggio.
      Grazie Alberto, buona giornata.

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