Autore: Pieter Bruegel (il vecchio)
(Brogel, 1525 ca - Bruxelles, 1569)
Titolo
dell’opera: La caduta di Icaro – 1558
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
73 cm x 112 cm
Ubicazione attuale: Musée des Beaux Arts, Bruxelles
Geniale opera del
maestro fiammingo dove la rappresentazione del paesaggio e dei personaggi che
popolano la scena sembra estranea al suggerimento del titolo.
L’occhio
dell’osservatore va dritto al contadino che è impegnato ad arare il proprio
campo, lo sguardo basso attento all’andatura e alla direzione del cavallo.
Vicino al contadino
notiamo un pastore affiancato dal proprio cane, il pastore è attratto da
qualcosa in alto a sinistra che non possiamo vedere.
Un terzo
personaggio si trova in basso a destra del dipinto, anche lui appare
indaffarato nella pesca, come gli altri due è profondamente concentrato e perso
nei suoi pensieri.
Il resto del
dipinto è un meraviglioso paesaggio, il mare con le rocce che emergono dall'acqua, grandi
navi che lo solcano e, in fondo, il sole che si accinge a sorgere.
Sullo sfondo, sia a destra che
a sinistra, si vedono alte le montagne che fanno da cornice alla maestosa città con
il porto pronto ad accogliere gli imponenti velieri.
Ma il titolo ci
dice altro, Bruegel vuole rappresentare la caduta di Icaro.
Ed è proprio in
basso a destra, appena sopra il pescatore, che vediamo le gambe di Icaro
nell’istante in cui si inabissa a causa della caduta, attorno al corpo
semisommerso vediamo quel che resta delle piume utilizzate per tentare il volo.
L’interpretazione
del dipinto non è dunque cosi scontata, Bruegel mostra l’intrusione
della storia in un’altra storia, da una parte l'apice, il culmine narrativo del mito, dall'altra una "normale" scena di vita quotidiana, accadono nello stesso istante anche se le due "cose" si ignorano.
Ma possiamo anche
interpretare il dipinto dandone un giudizio morale, l’indifferenza della gente impegnata nei propri affanni davanti alla
tragedia altrui, Icaro compie il proprio tragico percorso in assoluta solitudine.
Caro Romualdo, lo so che sono all'antica!!! ma a me piacciono molto le vecchie opere, che sono chiare da capire.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, non è questione di essere all’antica l’arte non ha età, possiamo apprezzare opere di ottocento anni fa o attualissime.
EliminaRiguardo alla facile comprensione direi che non è scontato che l’opera più datata sia di più facile lettura anzi, spesso l’interpretazione si fa più ardua con dipinti più “lontani” in quanto richiede la conoscenza del contesto storico.
Quest’opera ha comunque quasi 500 anni anche se mantiene intatta un’incredibile “modernità” tecnica e concettuale.
Grazie carissimo, un abbraccio a te e buon fine settimana.
Che meravigliosa descrizione del dipinto mio caro. Tante piccole e grandi cose che nel quadro ti sfuggono e tu metti in evidenza con abile maestria.Mi è sempre piaciuto Bruegel , ma sono sicura che accompagnata dalle tue spiegazioni, il fascino verso questo artista sarebbe aumentato.
RispondiEliminaVeramente una grande storia quella narrata in questo dipinto, anzi, tante piccole e grandi storie, che coronano una grande tragedia, sicuramente trascurata dai distratti visitatori.
Grazie ancora per quello che ci doni.
Abbraccio della sera!
Ciao Nella, sempre prodiga di complimenti che apprezzo moltissimo.
RispondiEliminaBruegel è fonte inesauribile di storie nelle storie, si possono guardare mille volte i suoi dipinti ed ogni volta si notano particolari che ci erano sfuggiti.
Ogni dettaglio modifica la percezione del dipinto e questo ci permette di dare nuove interpretazioni ad ogni passaggio.
Grazie a te per le belle e incoraggianti parole.
Un abbraccio, a presto.
Splendida descrizione di una splendida opera! Mi suscita anche l'idea di un messaggio del tipo " la felicità sta nel vivere qui ed ora, accettando la fatica quotidiana, e non nell'inseguire sogni impossibili "
RispondiEliminaCiao marina, la tua interpretazione è molto interessante, bellissima intuizione, ci spinge ad assaporare appieno il presente, naturalmente cercando sempre di migliorare, senza però cadere nella ricerca dell'impossibile.
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, sempre graditissimi e per la "lettura" dell'opera.
Buona domenica, a presto.