"Brothers in Arms" è il brano che da il nome all'omonimo
album registrato dai Dire Straits tra la fine del1984 e la primavera del 1985.
Il brano che da il nome all’album non è quello che raggiunge il maggior successo, ma è forse quello più intenso e rappresentativo di un pensiero che accomuna la stragrande maggioranza di noi: il rifiuto della guerra.
Il testo non ha bisogno di ulteriori commenti, racconta gli istanti difficili e struggenti dei compagni d’armi, i fratelli in armi che loro malgrado sono costretti a partecipare alla follia dell'umanità.
Si tratta di una ballata dove la voce di Knopfler viene accompagnata dall’inimitabile suono della "Gibson Les Paul", (da cui Mark ne trae l'essenza) con assoli che tracciano una via malinconica nell’inferno della follia.
In sottofondo si sentono i “suoni” della battaglia, colonna sonora di un dramma che pare non avere via d’uscita.
Mitici!
RispondiEliminaCiao marina, sono d'accordo con te, mitici!
EliminaBuona serata.
E' Poesia! Ciao Romualdo
RispondiEliminaCiao Gian Piera, ammetto che aspettavo un tuo giudizio, da poetessa confermi la mia impressione, molti testi "musicali" sono racconti di vita, vissuta o spirituale, alcuni sono autentiche poesie. Ho scritto alcuni post sulle canzoni che hanno lasciato un segno (almeno per me), il mio obbiettivo è quello di mettere in evidenza il testo che si fonde con la melodia. Spesso abbiamo testi interessanti ma che nulla hanno a che fare con la musica, quando le due anime si fondono ecco che appare il capolavoro e la Poesia si nota nell'insieme che nasce tra parole e musica.
EliminaGrazie, buona serata.
Hai detto bene, abbiamo cantautori italiani come Cocciante, Dalla o Battiato, tanto per fare solo qualche nome, che sono la dimostrazione pratica di quello che tu hai detto. Quando la Musica incontra la Poesia escono sempre dei capolvori. Grazie a te!
RispondiElimina