sabato 12 marzo 2022

il concetto di bene prezioso

Dopo un lungo periodo servito per recuperare i “materiali” ci sono voluti altri due mesi per sistemarli in modo che prendesse vita la “Cascata” dell’artista cinese Shu Yong.

10.000 mila tra WC, orinatoi, bidet e lavandini, sanitari invenduti, usati da smaltire, donati dalla popolazione cinese e non solo.


Nel centro di Foshan, città cinese nella provincia di Guandong, ci si trova davanti ad una struttura alta cinque metri e lunga più di cento, tutti i sanitari sono collegati tra loro e ad un rubinetto dove scaturisce l’acqua che passando da un WC all’altro scende fino a scomparire nel terreno (l’acqua viene riutilizzata in continuazione evitando cosi lo spreco che è al centro del progetto).

Yong vuole mettere in evidenza quanto un piccolo “filo” d’acqua, fluito dalle perdite di migliaia di sanitari in tutto il mondo, possa trasformarsi in una imponente massa d’acqua letteralmente buttata al vento.

Il rumore del rigagnolo che percorre tutti i “materiali” utilizzati crea il suono di un’autentica cascata, questo ci fa capire l’imponente spreco in atto ovunque nel mondo.

Naturalmente le reazioni del pubblicano sono diverse, chi si limita sorridere, chi a disprezzare, alcuni se ne vanno rabbuiati scuotendo la testa, altri ancora, specie se si fermano a riflettere andando oltre il primo impatto visivo, raccolgono il messaggio e ne apprezzano il concetto artistico.

E’ sempre complicato districarsi mentalmente davanti a questo tipo di installazione, siamo tentati di lasciarci influenzare dall’aspetto esteriore, in questo caso i sanitari utilizzati hanno un impatto ancor più negativo, è faticoso ma fondamentale tentare di superare l’ostacolo che l’utilizzo che se ne fa di WC e orinatoi nella vita quotidiana, è necessario ribaltare la nostra visione o addirittura cercarne una nuova, solo cosi possiamo apprezzare l’insieme.

6 commenti:

  1. Dal punto di vista estetico lascia perplessi, in effetti. Il messaggio dell’opera è importante, purtroppo ci lasciamo guidare molto dal giudizio estetico. Come dici tu, dovremmo cambiare i nostri canoni e i modi di concepire l’arte, ma credo che la strada sia ancora lunga. Un caro saluto.

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    1. Ciao Caterina, condivido pienamente il tuo pensiero riguardo al fattore estetico, ma è proprio questo il passo che dobbiamo fare per apprezzare l'arte dei giorni nostri, la bellezza estetica non può essere l'unico canone di riferimento (sono ancora troppe le persone che lo pensano).
      Naturalmente è l'idea, il messaggio che ne scaturisce, a prendere il sopravvento, quando un'opera ha qualcosa da dire è fondamentale riuscire a comprenderla andando oltre la visione superficiale.
      Mi fa piacere che hai colto il senso, anche se non avevo dubbi in proposito (hai una visione artistica estremamente profonda) grazie per aver completato il mio pensiero.
      Buona giornata.

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  2. L'ironia di questo artista è più che evidente. E mostra anche l'importanza vitale dell'acqua.
    Molto interessante come sempre. Grazie Romualdo.

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    1. Ciao Pia, un messaggio esternato con ironia, hai colto l'essenza dell'opera. La denuncia dello spreco di risorse preziose ( e l'acqua è forse la più preziosa) è un tema che l'arte ha proposto molte volte, ma Shu Yong lo fa con una geniale "messa in scena", suscitando le più disparate reazioni, se non è arte questa ...
      Buona serata e grazie a te.

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  3. Sarei curioso di vederlo, anche se qualche dubbio sull'estetica di quest'opera... senza contare le facili battute...
    😀
    Ma a parte gli scerzi, il messaggio che vuole mandare è davvero importante.
    Però scrivendo questo commento il dubbio mi viene: può il messaggio essere l'unico metro di giudizio? O una sua propria estetica l'opera d'arte deve comunque averla?
    E parlo in generale non dell'opera in questione

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    1. Ciao Alberto, il messaggio è centrale ma l'estetica non dev'essere messa in secondo piano, è importante che l'opera, a costo di suscitare ilarità o disprezzo, colpisca lo spettatore, deve smuovere qualcosa.
      Penso che l'estetica abbia naturalmente una parte fondamentale nella "recitazione" di un'opera d'arte, anche le opere esclusivamente di concetto devono presentarsi "esteticamente", una cornice vuota ci mostra il ... vuoto ma la cornice stessa è parte dell'opera, il fattore estetico è presente, anche se poco o nulla appariscente.
      Ottimo spunto, grazie e buona serata.

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