Autore: Alexander Calder
(Philadelphia, 1898 –
New York, 1975)
Titolo
dell’opera: Trappola per aragoste e coda di pesce, 1939
Tecnica: Fili
d’acciaio e lastre di alluminio dipinte
Dimensioni:
289,5 cm
Ubicazione attuale: Museum of Modern Art, New York
Sospensione
spaziale, la composizione fluttua nell’aria come se galleggiasse nell’acqua.
L’oscillazione
continua, spinta o rallentata dallo spostamento d’aria causato da correnti o
solo dal passaggio degli spettatori, richiama il lento ma costante movimento
marino, la trappola per aragoste, il pesce stilizzato e la lisca di pesce,
composta da nove elementi che si muovono indipendenti l’uno dall’altro,
accompagnano il visitatore nelle profondità marine.
Calder libera la
fantasia e la materia permettendo ad entrambe di muoversi liberamente, lo
spazio non ha confini e tutto sembra agire senza alcun vincolo.
L’opera, eccellente
esempio di arte cinetica, racconta della libertà di espressione, di visione e
concetto ma la trappola per aragoste ci avvisa che nulla è scontato, dobbiamo
saper apprezzare la libertà stessa e che quest’ultima va difesa con
determinazione e intelligenza.
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