Quadrato bianco su fondo bianco.
Una proiezione mentale infinita che si riflette sull’infinito, l’apertura assoluta del pensiero assoluto, l’illusione o la speranza di un futuro “aperto” auspicato più di cent’anni fa.
Ognuno di noi può proiettare le proprie sensazioni, le proprie emozioni, può riflettere i propri desideri cosi come può rivivere i propri incubi.
Ma si tratta soprattutto di un’esortazione a cercare più in la il proprio io andando oltre le miserie quotidiane.
Il quadrato bianco inclinato suggerisce il senso di galleggiamento e movimento, la concezione stessa dell’evoluzione della mente.
Quadrato bianco su sfondo bianco, ad oggi, si rivela una chimera, Malevič ha tracciato un percorso, ha indicato un passaggio, che permettesse di raggiungere una dimensione più “alta”, in questo secolo ci siamo impegnati a cancellare le tracce di questo percorso e a chiudere il “portale” obliando l’idea di un livello spirituale e materiale luminoso.
Quadrato bianco
su sfondo bianco, una certezza, una probabilità, un’ipotesi, una sfumatura …
l’effimero.
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