Arte provocatoria o provocazione artistica?
La storia dell’arte è piena di
sperimentazioni provocatorie in particolare l’arte del 900 che ha il suo
culmine in artisti come Duchamp o Manzoni ma, mentre questi ultimi inseriscono,
più o meno nascosti, dei messaggi di denuncia legata a ciò che gira intorno al
mondo dell’arte stessa, Maurizio Cattelan va oltre o quantomeno
"altrove".
I famosi “Tre bambini impiccati”
sono un esempio delle performance-sculture che l’artista ha ha realizzato negli
anni, la scultura in questione viene esposta pubblicamente in Piazza XXIV
maggio a Milano.
Siamo nel 2004 e come naturale
reazione ad una qualsiasi provocazione ha scatenato un vespaio (un uomo nel
tentativo di rimuovere l’opera è caduto ed è stato ricoverato in ospedale a
dimostrazione che troppo spesso si agisce d’istinto senza cercare di capire il
perché di una qualsiasi situazione).
Certo
l’impatto è stato tutt’altro che “leggero”, vedere tre "manichini" che
rappresentano altrettanti bambini pendere impiccati da una albero (in questo caso si tratta di una quercia e anche la scelta dell'albero non è del tutto casuale) non può
lasciare indifferenti, cercare per forza un significato immediato è comunque
complicato cosi come è sconsigliato limitarsi a dare un giudizio puramente estetico senza fermarsi a riflettere sul motivo di tale “scultura”, non tanto sul
significato voluto dall’autore quanto sull’impressione che ne ha l’osservatore.
Approfondendo
la “visualizzazione” i corpi appesi e le corde che li sostengono vengono messi
in secondo piano dallo sguardo dei tre bambini, infatti non si nota alcun segno
di sofferenza ma i volti rimandano un ammonimento accusatorio, come a puntare
il dito verso il mondo degli adulti che hanno un “impatto” negativo verso il
mondo infantile e giovanile.
Troppo
spesso si cerca nel bambino una crescita precoce soffocando l'innocenza tipica
di quell'età, una crescita forzata che "uccide" prematuramente
l'infanzia e tutto ciò che essa rappresenta.
Caro Romualdo, trovo questa arte un po macabra che rinuncio di guardare.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, hai perfettamente ragione ma spesso sono queste forme estreme a richiamare l'attenzione, l'importante è che ci sia qualcosa da dire.
EliminaUn abbraccio, buona giornata.
grazie per questo post! aiuta molto a capire il senso di opere di arte contemporanea spesso difficili da interpretare come appunto questa! ciao, buona settimana!
RispondiEliminaCiao Marina, ti ringrazio, a volte davanti a manifestazioni artistiche siamo portati a dare giudizi perentori limitandoci all'apparenza, quando invece riusciamo ad approfondire ecco che tutto appare sotto un'altra luce.
EliminaL'arte contemporanea si pone spesso sul confine tra arte e pura provocazione, è difficile da interpretare ma se ci fermiamo a riflettere forse non arriveremo ad una risposta certa ma vedremo l'insieme meno "opaco" e indecifrabile.
Buona giornata, a presto.