lunedì 12 dicembre 2016

Il perpetuo moto delle "onde", Bridget Riley.


Autore:   Bridget Riley

Titolo dell’opera: Cataract 3 – 1967

Tecnica: Emulsione su tela

Dimensioni: 222 cm x 223 cm

Ubicazione attuale:  British Council, London.
 
 
 


Onde di diverso colore, turchesi, rosse e grigie, danzano sulla tela dando una netta sensazione di movimento.

Il quadro sembra distorto, non si intravede minimamente quella che è la superficie della tela, nella realtà è naturalmente piatta ma la distorsione delle linee crea una profondità senza fine.

Esponente di spicco del movimento dell’Op Art, la pittrice inglese ha sempre considerato il movimento delle forme nell’arte come un naturale elemento che fa parte della natura come le montagne o le nuvole.

I suoi dipinti non sono un insieme di parti composte da forme e colori ma assumono una magica unione che scaturisce nella “musicalità” della pittura.

Difficile riuscire ad entrare immediatamente in contatto con quest’opera, solo un costante avvicinamento ci da la possibilità di comunicare con il dipinto con il rischio di rimanerne ipnotizzati e di conseguenza non riuscire ad andare fino in fondo, sino al cuore del “movimento” continuo delle onde.

8 commenti:

  1. ...questo quadro si presenta come un inno alla calma, ma a me mette una certa inquietudine sai?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuta Patalice, sensazioni ed emozioni differenti per ognuno di noi.
      L'arte, in questo caso la pittura, si presta ad interpretazioni personali, di conseguenza anche le sensazioni che trasmette non sono mai le stesse, sia fra diversi osservatori che tra una "visione" e l'altra.
      Il movimento continuo delle onde del dipinto non ci lascia tranquilli perché non sappiamo cosa si cela in profondità.
      Grazie per la tua personale lettura.
      Buona serata.

      Elimina
  2. Ciao Romualdo, un semplice saluto. Abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pia, grazie, contraccambio con piacere.
      Buona giornata.

      Elimina
  3. Ciao Romualdo con questo dipinto mi hai fatto venire in mente i versi di una mia poesia dal titolo "Le onde": " ...sussurrano leggiadre le onde non si fermano mai... come i miei pensieri ".

    A presto! G.Piera

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao GianPiera, sempre interessanti le tue letture in poesia, ancora una volta racconti il dipinto in modo perfetto.
      L'idea dei pensieri che fluttuano senza sosta e molto bella, l'infinito nei movimenti e l'immortalità del concetto artistico.
      Grazie per il pensiero poetico.
      Buona serata, a presto.

      Elimina
  4. Senza dubbio interessante. Tuttavia, apprezzando il gioco matematico, non mi coinvolge sul piano artistico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marina, l'Op Art in genere si basa sull'illusione, e spesso il movimento, solo percepito, ci impedisce di entrare in contatto con l'opera.
      Il risultato, il più delle volte, è di smarrimento ecco perché è difficile esserne coinvolti totalmente (il tutto si basa comunque su quello che è il gusto, il "sentire" personale.
      Grazie, buona giornata, a presto.

      Elimina

Se vi va di lasciare un commento siete i benvenuti, i commenti contenenti link esterni non verranno pubblicati.
I commenti anonimi sono impersonali, conoscere il nome di chi lascia il proprio pensiero facilita il confronto, grazie.