lunedì 24 agosto 2015

Monumento al bambino mai nato, Martin Hudáček.



L’opera dello scultore Martin Hudáček, è datata 2011 e si trova a Bardejovska Nova Ves, in Slovacchia.

La scultura non si limita ad esprimere la sofferenza, il rammarico e il pentimento delle madri che hanno deciso di abortire, ma soprattutto il perdono e l’amore del bambino mai nato.

Quando una madre decide di interrompere il percorso che permette ad una nuova creatura di nascere, spesso non è aiutata nella decisione stessa, ricorre a questo passo (delicato e sempre drammaticamente devastante)  perché abbandonata a se stessa: il padre del bambino se ne lava le mani, la famiglia ritiene più importante quello che “dice la gente”, e gli amici, spesso, fanno della “filosofia” sulla pelle degli altri.

Per questo motivo il monumento riguarda un po’ tutti noi che, molte volte, siamo più colpevoli di molte madri che non vedono vie d’uscita.


Il bambino che perdona e consola la madre è l’emblema dell’amore assoluto ed è un atto d’accusa verso i benpensanti che nel momento del bisogno di molte donne hanno fatto finta di niente.

L’idea di realizzare un monumento ai bambini mai nati è stata di un gruppo di donne che fanno parte del gruppo “Movimento di Preghiera delle mamme” che sottolineano: «Siamo consapevoli del valore di ogni vita umana ma vogliamo sottolineare i danni che si infliggono, non solo la perdita irreparabile dei bambini ma il declino inesorabile della salute mentale (spesso anche fisica) di ogni donna che decide, spinta da diverse situazioni, ad abortire suo figlio».

La mia non vuole essere una presa di posizione ne morale, ne tanto meno religiosa, ma l’intensa e poetica opera di Hudáček cerca di risvegliare le coscienze, non delle donne ma di chi si gira dall'altra parte quando dovrebbe prendersi le proprie responsabilità, lasciando le future mamme drammaticamente sole.

11 commenti:

  1. L'evanescenza del bimbo, quel gesto d'amore hanno una dolcezza che fa male al cuore. E trovo che predire il declino della salute mentale alle donne che abortiscono, sia indegno e poco realistico, oltre a tutto.. Ma condivido il tuo pensiero sulla indifferenza di uomini che si girano dall'altra parte e la durezza di famiglie benpensanti.

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    1. Ciao Ambra, non penso si tratti di predire il "declino mentale" ma, per ammissione di alcune donne che hanno vissuto questa situazione, il peso che tutto questo comporta lascia dei segni indelebili che vanno a minare, quantomeno la serenità e la tranquillità di una vita vissuta normalmente.
      Questa è una mia "lettura" di quella frase, ma può essere (e probabilmente lo sarà) sbagliata, resta sicuramente un'opera che ci deve far riflettere, senza incolpare nessuno e, come ho già scritto, ci pone davanti alle nostre (di tutti,nessuno escluso) responsabilità.
      Grazie per il tuo intervento su un argomento alquanto delicato.
      Buona serata, a presto.

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    2. Temo possa capitare, purtroppo. E' realistico...

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  2. Stupenda, chissà che davvero possa smuovere i pensieri di qualcuno... Intendo profondamente, perchè un conto è restare colpiti sul momento, altra cosa è far restare dentro di sè le emozioni e le riflessioni.

    P.S. sono andata a cercare altre sculture ed ho letto più frequentemente il cognome con la "k" finale, se non meglio ancora "Hudáček".

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    1. Ciao Anna, non ho la pretesa di smuovere le coscienze o i pensieri di nessuno, volevo mostrare quest'opera per condividere la forte emozione che provo davanti a tale scultura.
      E' un argomento delicatissimo, ad ognuno l'onere e l'onore di prendere una posizione o cercare di capire il perché di alcune decisioni.
      Riguardo al nome dell'artista hai ragione, la maggioranza dice Hudáček e di conseguenza correggo.
      Grazie ancora per l'attenzione che metti nel leggere i post, e per l'avviso.
      Buona giornata, a presto.

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  3. Salve Romualdo,
    ha i colto nel segno indicando la causa della tragedia dell'aborto nell'iposcrisia e nell'egoismo di chi si volta dall'altra parte:
    Il gesto del bambino ha un'immenso significato e suscita rimpianto e pietà, per entrambi .
    Mi fa piacere comunicarti che Fata Confetto ha aperto un nuovo blog"I GIORNI DI Santippe", ci si arriva anche dallo schiaccianoci.
    Buonasera
    Marilena
    Fata C

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    1. Ciao Marilena, è propri quello che volevo sottolineare, nessuno si può chiamare fuori, tanto meno chi addita i presunti "peccatori" ed elargisce sentenze senza averne ne il titolo ne la statura morale.
      Verrò senz'altro a farti visita.
      Buona serata, a presto.

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  4. Bellissima scultura e bellissima cosa che avete fatto, non deve essere facile interrompere una gravidanza assolutamente, io ho perso mio figlio in grembo 3 anni fa e qst scultura mi fa pensare tanto davvero ❤️

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    1. Ciao Giusy, il fatto di provare questi momenti personalmente da ulteriormente diritto di "raccontare" le sensazioni che quest'opera trasmette, io posso limitarmi a descrivere le emozioni che la scultura mi ha dato, ma non avendole provate direttamente posso solo immaginare (e forse neanche quello) cosa si prova.
      Ti ringrazio moltissimo per aver lasciato il tuo pensiero e per i graditissimi complimenti.
      Buona serata, a presto.

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  5. A me spiace se Martin Hudáček e' cresciuto senza un padre, ma penso che sia abbastanza grande perche' qualcuno gli dica che i bambini le mamme non li possono fare da sole.
    Poi spero che sia abbastanza vivo spiritualmente da capire che chi ha in se' il rispetto per il valore della vita e' come se fosse gravido, femmina o maschio che sia. Che gli strumenti per generare la vita vanno tenuti nella opportuna considerazione e ne vanno seguite le conseguenze.
    Quel monumento e' orrendo, innanzitutto perche' descrive visivamente la condizione della donna nella storia. Non trovo le parole per descrivere l'atteggiamento di giudici severi che puntano il dito sul risultato dei loro fallimenti.

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    1. Benvenuta o benvenuto (purtroppo non so il suo nome) come scritto nel post l'obbiettivo non è quello di colpevolizzare le donne ma, al contrario, quello di risvegliare in tutti noi lo spirito di responsabilità.
      Si tratta di un argomento intimo e impossibile da "giudicare" (e qui nessuno vuole dare giudizi) Hudáček cerca una visione che vada al di là delle miserie umane, un tentativo di elevare spiritualmente uno dei drammi interiori più terribili.
      La ringrazio moltissimo per ave espresso il suo interessante pensiero, un punto di vista tutt'altro che trascurabile e che apre a un nuovo angolo visivo.
      Buona serata.

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