Edouard Monet - ritratto di Berthe Morisot |
La nuova concezione pittorica è l’eredità più importante degli impressionisti e sarà recepita in maniera diversa dalle singole correnti postimpressioniste.
I puntinisti scompongono i colori
negli elementi fondamentali, e invece di fonderli sulla tavolozza li dispongono
sulla tela a piccole macchie separate, lasciando che sia l’occhio dell’osservatore
ad accostare i toni.
I fauve e insieme a loro gli
espressionisti, usano tinte accese, vibranti, cariche di luce intensa, che saranno
utilizzate dalla pittura astratta. I nabis insistono sui valori simbolici e
decorativi delle loro immagini, ponendosi alla base dell’Art nouveau. I cubisti
infine, portano alle estreme conseguenze il processo di semplificazione della realtà
riducendola a forme geometriche pure.
Pablo Picasso - Arlequin |
Henri Matisse - La danza |
Cambia anche il ruolo sociale del
pittore: egli non è più, come in passato, un artigiano alle dipendenze dei
nobili o della Chiesa, ma un libero professionista che offre i suoi quadri a
una nuova clientela, composta in maggioranza dal ceto medio. Di conseguenza
acquista sempre più importanza la figura del mercante d’arte, che allestisce le
mostre, tiene i contatti con i critici, la stampa e i collezionisti.
Amedeo Modigliani - Albero e casa |
L’avvento infausto della prima guerra
mondiale mette fine ad un periodo artisticamente fantastico. Anche se non
impedisce all’arte di prendere una strada definitivamente nuova.
Negli anni che seguono la fine del conflitto tuttavia, riprende l'evoluzione artistica parigina che completa il passaggio (anni 20-40 del novecento) e la trasformazione artistica che da alla pittura un nuovo e rivoluzionario modo di intendere l'arte.
Negli anni che seguono la fine del conflitto tuttavia, riprende l'evoluzione artistica parigina che completa il passaggio (anni 20-40 del novecento) e la trasformazione artistica che da alla pittura un nuovo e rivoluzionario modo di intendere l'arte.
In questi due, post ho voluto presentare a
grandi linee i protagonisti di un periodo storico e culturale straordinario,
nella città che ha fatto incontrare, lasciando ad ognuno la libertà di proseguire
su una strada sempre diversa, i pionieri di un epocale cambiamento artistico.
Hai concluso in bellezza la tua "lezione" sugli impressionisti. Ripeto che mi piace questo modo di presentare l' arte, con scioltezza, senza paroloni, senza l'arroganza di chi sale in cattedra e guarda dall'alto, ma con competenza e conoscenza.
RispondiEliminaCiao Ambra, non è nelle mie capacità insegnare, mi piace raccontare ciò che ho avuto l'opportunità di conoscere, cerco di farlo nel modo più corretto possibile, spero mi perdonerete gli errori di grammatica e le ripetizioni (vero incubo di chi scrive) e cerco di documentarmi il più possibile per evitare di scrivere cose inesatte.
EliminaTi ringrazio moltissimo per le tue parole.
Buona serata, a presto.
Buongiorno,
RispondiEliminal'evoluzione dell'Arte è sempre connessa cno l'epoca che la vede vivere, qualche volta la frena, altre volte la incrementa. Il ruolo di critici e galleristi spesso, purtroppo oddedisce a regole che non sempre sono quelle del valore artistico, ma questa è un'altra storia.
Un saluto
Marilena
Ciao Marilena, le regole del mercato e gli interessi personali hanno fatto, e fanno tuttora, la fortuna o la disgrazia di qualsiasi artista, sono convinto però che il tempo chiarisce ogni cosa, smaschera i bluff e riabilita le eccellenze, peccato che spesso agli artisti vengano riconosciuti i meriti troppo tardi.
EliminaUn saluto a te, a presto.
Eccomi Romualdo,
RispondiEliminaAh Paris...Paris, fonte d'ispirazione di tutti gli artisti, è giustissimo, è proprio come hai detto.
Questa città forma, ispira, incanta ma poi ci lascia liberi di trovare nuove strade che ci diano personalità artistica.
Sei stato fantastico!
Che bella l'immagine finale.
Ti abbraccio carissimo.
Ciao Carissima Pia, hai ragione Parigi è tuttora la città simbolo dell'arte, in quegli anni poi, dev'essere stato tutto magnifico, chiunque poteva esprimere il proprio talento tanto che anche l'aria era impregnata di tanta bellezza.
EliminaIl dipinto di Chagall sembra mostrarci qual era la Parigi di allora la città che ti permetteva di volare con i sogni e la fantasia.
Grazie di cuore Pia, ti auguro una bellissima serata, a presto.
Romualdo caro,
RispondiEliminaParigi è la città degli Artisti, del pensiero che vola, appunto dell'Arte!
Bellissimo davvero il modo in cui hai descritto il tutto, poi il finale davvero fa sognare...
Complimenti a presto
felice giornata
Antonella
Ciao Antonella, sei sempre troppo buona nei giudizi ai miei post, cosa che mi fa comunque immenso piacere, per chi come te, artista a tutti gli effetti, Parigi credo sia il riferimento ed il simbolo assoluto, più che per chi come me, vive l'arte come una passione solamente "visiva".
EliminaBuona giornata, a presto.
Per fortuna erano un gruppo solo apparentemente omogeneo, altrimenti dopo un po'.... sai che noia (come dicevo poco fa in un altro commento heheheh...)!
RispondiEliminaCosì invece non solo non erano noiosi all'interno del gruppo ma anche quel che è venuto dopo si è aperto su mille sfaccettature. È questo il bello di "unire" le idee, non tanto cercare una strada comune quanto stimolare la curiosità e la creatività.
Ciao Anna, lo scambio di idee all'interno di un gruppo tutt'altro che omogeneo produce sempre cose nuove ed eccezionali, la dove tutti pensano e agiscono allo stesso modo il risultato non può essere che il nulla.
EliminaAncora grazie e buona serata.