«Fotografare è porre sulla stessa linea di mira gli occhi,
la mente e il cuore»
H. Cartier-Bresson
Questa fotografia di W.E.Smith, (realizzata nel 1946 e raffigura i figli del fotografo mentre camminano nel sottobosco del loro giardino) è “sentimento” allo stato puro,
lo stesso fotografo statunitense sosteneva che a nulla serve una grande
profondità di campo senza un’adeguata profondità di sentimento.
La qualità della macchina, il talento, l’ottimale condizione
di luce sono inutili se nello scatto non è presente l’anima nella sua essenza.
Difficile pensare ad un semplice scatto fotografico, questa
proiezione dell’ideale spirituale dell’artista va al di la della semplice “cattura”
di un istante.
La nascita, la rinascita, l’abbandono del buio andando
incontro alla luce, o semplicemente una delle tante “evoluzioni” del pensiero
umano.
Quando l’immagine si fa poesia e permette all’osservatore un’interpretazione
unica e personale allora possiamo dire senza ombra di dubbio che siamo al
cospetto dell’arte nella sua forma più alta.
Nell'immagine: W. Eugene Smith - The walk to paradise garden
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