Autore: Pieter Bruegel (il vecchio)
(Breda, 1525/1530 circa – Bruxelles, 5 settembre 1569)
Titolo
dell’opera: Il censimento di Betlemme - 1566
Tecnica: Olio su tavola
Dimensioni:
116 cm x 165,5 cm
Ubicazione attuale: Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles
Il soggetto
religioso tratto dal Vangelo di Luca inserito in un comune contesto fiammingo
dell’epoca.
La Betlemme
descritta da Bruegel si presenta nelle vesti di un villaggio delle Fiandre in
un tardo pomeriggio invernale.
La gente è
impegnata nelle consuete attività quotidiane, la vita scorre regolare come
succede tutti i giorni.
Infiniti i
particolari che il pittore di Breda inserisce nella scena, a sinistra una folla si accalca per iscriversi al
censimento e per pagare le decime, poco distante due uomini sono impegnati
nella macellazione di altrettanti maiali.
Li vicino altre due
persone impagliano uno sgabello accanto ad un gallo e due galline che beccano
accanto ad un carro.
Alzando lo sguardo
notiamo il paesaggio che si perde in lontananza, la coltre di neve mete in
risalto gente che si diverte, altri avanzano lenti sotto il peso delle proprie
merci, alcuni lo fanno attraversando il piccolo lago ghiacciato.
Il villaggio si
divide sulle due sponde dello specchio d’acqua, da questa parte del lago le
case si spingono a destra fino ad un castello circondato a sua volta
dall’acqua, sull’altra riva si notano
altre abitazioni ed una chiesa il cui campanile si confonde con le basse nuvole
all’orizzonte.
Seminascosto dal
grande albero il sole rosso ed intenso si appresta a tramontare, sono gli
ultimi frenetici istanti prima del crepuscolo.
I numerosi spunti
offerti da quest’opera distraggono l’osservatore dalla scena che dovrebbe essere
al centro del quadro, l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria.
Eccoli infatti al
centro in basso che si avvicinano al luogo del censimento, una donna seduta sul
dorso di un asino ed un uomo che conduce la piccola comitiva avanzano
faticosamente in mezzo alla neve.
L’uomo porta sulle
spalle una sega e alla cintura un succhiello, strumenti utilizzati in
falegnameria, simboli inequivocabili delle generalità dell’uomo e di
conseguenza della coppia.
Bruegel magistralmente
trasforma la scena privandola di una
precisa gerarchia, i personaggi che dovrebbero essere al centro dell’attenzione
si confondono con il resto della popolazione, Giuseppe e Maria vengono dunque
raffigurati come realmente si presentarono ai loro tempi, due comuni figure
immerse nel quotidiano andirivieni dell’umanità.
Un realistico salto nel tempo e nello spazio! Molto bello, in ogni dettaglio e nell'isieme, ma non dovrebbe essere necessario precisarlo, visto l'autore... 😉
RispondiEliminaCiao Anna, autore che sa spingersi dove nessuno osa, trovo bello l'inserimento di un episodio che va (come sostieni tu) al di la del tempo, in un contesto che all'apparenza sembra estraneo.
EliminaBruegel ha "costruito" quest'opera mostrando, oltre al talento, una geniale capacità di stupire lasciando che sia alla curiosità dell'osservatore il compito di svelarne i, più o meno palesi, misteri.
Grazie, buona serata.