mercoledì 12 agosto 2015

Breve descrizione dei movimenti artistici, Bauhaus.


Nel 1919 a Weimar l’architetto Walter Gropius ( nella foto: le Officine Fagus, progettate dallo stesso Gropius e da Adolf Meyer e ora patrimonio dell’umanità) fonda l’istituto d’arte e mestieri Bauhaus, fino alla fine degli anni venti diviene il centro del design in Germania.

La filosofia di questo movimento voleva portare l’arte e il design nel vivere quotidiano.

Gropius sosteneva la tesi che artisti e architetti fossero degli autentici artigiani, e che le loro “creazioni” dovessero essere pratiche e alla portata di tutti.

L’istituto ospitava artisti di ogni genere, vi erano presenti oltre ai designer e architetti, pittori, tessitori, ceramisti e scultori, impegnati in attività di gruppo come fu nel Rinascimento, dove gli artisti del tempo lavoravano fianco a fianco con gli artigiani.

A caratterizzare lo stile del Bauhaus era la semplicità e l’accuratezza delle geometrie.

La scuola fu chiusa nel 1933 dai nazisti, accusata di essere un centro di intellettuali comunisti. Nonostante la chiusura impedì il contatto fra le varie categorie artistiche, l’idea stessa del gruppo si propagò nel resto del mondo grazie all’emigrazione di molti dei suoi esponenti.


 (Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)

4 commenti:

  1. Pensare alla Bauhaus mi ha sempre fatto venire voglia, nonostante io sia tendenzialmente una solitaria, di lavorare (creativamente parlando) a contatto con altri.

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    1. Ciao Anna, anch'io sono solitario (togliamo anche il "tendenzialmente") e fatico a lavorare con gli altri, ammetto però che la collaborazione e la condivisione delle idee è fondamentale per lo sviluppo di ogni forma d'arte, e onestamente invidio chi riesce a lavorare con altre persone (artisticamente), questo arricchisce se stessi e gli altri.
      Buona giornata, a presto.

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    2. Fortuna che curiosare nei mondi altrui è sempre più facile, anche per i solitari! ;-)

      Io mi sono stupita tantissimo quando ho trovato una persona che mi ha fatto provare la voglia di lavorare insieme, se non allo stesso progetto almeno a contatto. Guarda caso è un'amica con cui sono stata anche al museo della Bauhaus di Berlino!
      Poi ho continuato ad essere tendenzialmente solitaria, si vede che però con alcune persone esiste una rara sintonia, che non significa assolutamente somiglianza, anzi!

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    3. Di solito è l'opposto che completa il nostro essere, forse dovremmo (dovrei) dare più spazio a chi vole condividere le proprie idee con noi, è veramente difficile, e penso sia una fortuna trovare chi, con idee e slancio diverso, ci può aiutarci a crescere in armonia.
      Grazie Anna, buona giornata.

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