Autore: Yves
Klein
Titolo dell’opera: IKB 79 – 1959 ca.
Tecnica: Pigmento
e resina sintetica su tela
Dimensioni: 140
cm x 119,5 cm
Ubicazione
attuale: Tate Gallery, Londra.
Il titolo dell’opera è un
acronimo (International Klein Blue) ed è il nome del colore creato e brevettato dall’artista stesso, a
base di resine sintetiche e pigmenti blu.
Il blu appare nella
maggior parte dei dipinti di Klein, in colore che ha sempre definito “il più
significativo per la mia vita artistica e non”, un colore in grado di esprimere
una sensazione di forte spiritualità e libertà, peculiarità, queste, delle sue
opere.
L’obbiettivo e, di
conseguenza, l’effettiva forza del dipinto sta nella capacità di arrivare al
cuore dell’osservatore e incoraggiarne la meditazione.
Klein viene considerato
uno degli artisti di maggior influenza nel dopoguerra, è la figura più
importante del Noveau Realisme, la derivazione francese del movimento New Dada,
che suscita grande interesse negli Stati Uniti, il fine di questa espressione artistica
è quello di creare un’arte di diretta espressività con fortissimi accenni
provocatori.
Tra i suoi lavori
troviamo dipinti deliberatamente bruciati e danneggiati, famosa la serie di “antropometrie”,
corpi di modelle dipinte con il suo famoso blu e trascinate sulla tela per
lasciare un’impronta, tutto questo sotto l’attenta direzione di Klein e con, in
sottofondo, l’accompagnamento di una sinfonia composta dal pittore stesso.
Klein muore nel 1962 per un
attacco di cuore a soli 34 anni, se ne va il giovane uomo, resta nella storia
il grande artista.
Caro Romualdo, io non sono un intenditore, posso dire che questo blu è bellissimo!!!
RispondiEliminaCiao e buon primo maggio caro amico.
Tomaso
Ciao Tomaso, mi piace questo dipinto perché il blu mi trasmette le stesse sensazioni che Klein ha voluto "creare" con la sua opera, e questo blu in particolare è decisamente intenso.
EliminaBuona serata carissimo, a presto.
Ciao Romualdo.
RispondiEliminaDevo dire che Klein più che un artista è stato un eccellente fantasista.
Molto interessante ciò che di nuovo ho scoperto, come sempre ti ringrazio molto.
Abbracci e buon 1°Maggio.
Ciao Pia, d'altro canto quale artista non è stato (e non lo è tuttora) un "realizzatore" di fantasie, anche quando si crea un opera attinente alla realtà non si raggiunge l'obiettivo se non si utilizza la fantasia, anzi credo che nel momento che la stessa viene a mancare il dipinto, o qualsiasi altro tipo di opera, risulta senz'anima e non da quelle sensazioni che una creazione artistica dovrebbe trasmettere.
EliminaSono io che ringrazio te per l'interessante spunto di riflessione.
Un abbraccio e buon fine settimana.