Nel maggio scorso ha visto la luce un opera musicale che entra di diritto nel novero dei capolavori di arte contemporanea.
Copertina dell'album |
Una decina di anni fa Michele Vallisneri, fisico italo americano, propone a Giovanni Amighetti, musicista emiliano, un progetto tanto folle e visionario quanto geniale.
Vallisneri è ordinario di fisica gravitazionale, la tesi del dottorato su "Modellazione
e rilevazione di onde gravitazionali da oggetti stellari compatti" è
realizzata sotto la supervisione di Kip Thorne (premio Nobel per la scoperta
delle onde gravitazionali).
La proposta di Vallisneri è legata proprio alla visione
contemporanea del cosmo, la ricerca di nuove forme nello spazio, una visione
che va al di là delle semplici osservazioni avvenute fino a poco tempo fa, le
onde gravitazionali, i buchi neri, l’attrazione delle stelle verso i pianeti
che le accompagnano.
I pianeti del nostro sistema ma soprattutto quelli che si
muovono attorno ad altri “soli”, i cosiddetti esopianeti, la ricerca si basa
sul “Paradosso di Fermi”, che da il titolo al lavoro che sta per nascere.
Se esistono miliardi di stelle e queste hanno quasi
sicuramente almeno un pianeta che "vive" nella loro orbita, quanti pianeti
esistono nell’universo? Miliardi di miliardi, è la risposta, e se anche una
minuscola percentuale di questi pianeti fosse simile alla terra (se non altro
per la composizione che ipotizzerebbe una, anche se elementare, forma di vita,
quante possibilità ci sono che esistano altre forma di vita?
Risposta: Molte! ma allora perché finora non abbiamo incontrato nessuno?
Il sogno dei viaggi interstellari, la fluttuazione
attraverso i “corpi” che costituiscono l’universo, siano essi conosciuti o in
attesa di essere scoperti.
Ad Amighetti si unisce David Rhodes, grande musicista
noto per essere, da quasi mezzo secolo, il chitarrista di Peter Gabriel, per aver
collaborato con Franco Battiato e Kate Bush, autore di colonne sonore (chi non ricorda La gabbianella e il gatto?) Il
gruppo si completa con il collettivo “E-Wired Empaty”.
Il risultato è “The Fermi Paradox”, un concept album
composto da nove brani dove l’ascoltatore viaggia nello spazio a bordo della
musica.
Destino, Mare di stelle, Atmosfera positiva, Cintura di
asteroidi (brano che propongo) sono alcuni dei titolo dei brani presenti nell’album.
Musicalità complesse, suoni lontani dalla musica
commerciale, un’esperienza unica per chi desidera viaggiare oltre la propria
zona di conforto.
Dieci anni per dare vita ad un lavoro complicato, Rhodes (chitarra elettrica e voce) Amighetti (Sintetizzatori) Roger Ludvigsen (chitarre) e Paolo Vinaccia alla batteria (scomparso nel 2019) fanno parte del nucleo iniziale, a cui si sono aggiunti negli anni Roberto Gualdi alla batteria, Sidiki Camara alle percussioni, Jeff Collins al sax, Faris Amine voce e chitarra, Moreno Conficconi al clarinetto, Valerio Combass e Pier Bernardi al basso.
A seguire propongo proprio “Asteroid Belt”, brano che forse più degli
altri mi permette un’immersione multisensoriale nel profondo dello spazio
infinito. Sulle varie piattaforme musicali si possono tranquillamente trovare
gli altri pezzi di questo impegnativo ma fantastico capolavoro.
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