Siamo
in Francia nel secondo decennio del novecento. Il principale teorico del
movimento, André Breton, sostiene che lo scopo di questo modo di intendere l’arte
è quello di risolvere le precedenti contraddizioni che nascono tra il sogno e
la realtà.
Il
gruppo riesce a raggiungere gli obbiettivi seguendo strade differenti con mezzi
altrettanto diversi.
I
pittori dipingono scene da incubo con realismo fotografico, immaginano sequenze
di vita quotidiana raccontate senza la minima logica. Strane creature prendono
forma dando vita ad oggetti di uso comune creando un ibrido tra l’umano e l’oggetto.
Seppure
figurativi i quadri surrealisti rappresentano un mondo alternativo, dove al
sogno immerso in una sensazione di pace e serenità si contrappone l’angosciosa
ombra dell’incubo, che può variare dalla parvenza del mondo reale all’assoluta “visione”
fantastica.
Molti
i nomi illustri legati al movimento: Dalì, Delvaux, Gorky, Tangui, Mirò,
Magritte, Matta, Kahlo, Ernst, Brauner e Bellmer.
Nell’immagine
un esempio di surrealismo del ventunesimo secolo: “Fauna in la Mancha” di
Vladimir Kush
(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)
Il quadro qui rappresentato non rientra sicuramente nel filone dell'incubo, al contrario. C'è una nota fanciullesca che rallegra e rasserena.
RispondiEliminaAd ogni modo mi sono sempre appassionata al Surrealismo, soprattutto quando autori come Frida Kahlo o Magritte riuscivano a portare sulla tela le loro allucinazioni e i loro incubi. La trasfigurazione della realtà in un mondo onirico, che comunque ci appartiene come realtà notturna, è appassionante perché riesce a creare mondi paralleli che non siamo in grado di vedere se non nelle oscure nebbie del sonno. E non sempre.
Opere che, non so come, trovo liberatorie nella constatazione che i mondi arcani che si agitano dentro di noi e talvolta fanno paura, si ritrovano in altri esseri umani.
Ciao Ambra, quando si parla di surrealismo ci viene naturale pensare ad un mondo "altro" dove dolore e inquietudine sono i protagonisti, il dipinto di Kush esprime una visione alternativa alla realtà ma legata al sogno come sensazione positiva, sogno o incubo fanno parte entrambi di un mondo surreale e ognuno dei pittori che si è dedicato a questa "cultura" artistica lo ha raccontato in modo diverso.
EliminaMolto interessante il tuo pensiero, quando si parla di Magritte, e soprattutto di Kahlo, sono gli incubi a prendere posizione, dovuti essenzialmente alle esperienze personali.
Difficile, almeno per me, dire con certezza quale sia la reazione davanti a queste opere, possono liberarci(come dici tu) da oppressioni mentali più o meno inconsce ma nello stesso tempo possono spingerci ulteriormente in un baratro dove la risalita è sempre più lontana.
Grazie davvero, un'altra conferma di quanto i vostri commenti aprano sempre nuovi spazi interpretativi.
Buona giornata.
Ciao Romualdo, come forse ti ho già detto non sono esperta di pittura nè di movimenti artistici. Ti posso dire però che osservando questo dipinto di Vladimir Kush trovo sia molto vicino all'arte della poesia dove la "visione" fantastica della realtà è sublimata.
RispondiEliminaPenso quindi che sia il movimento artistico che più si avvicina al mio modo di "sentire".
Grazie per questo altro post molto interessante. Buona giornata! G.Piera
Ciao Gianpiera, in effetti la "poesia" sembra essere l'essenza stessa di queste opere, il sogno o l'incubo legati ad un mondo irreale sono loro stessi immersi nella poesia e non mi stupisce affatto che un animo poetico come il tuo si identifichi con questo modo di fare arte.
EliminaTi ringrazio, molto bello il tuo modo di avvicinarti alla pittura, esperti o no poco importa, è fondamentale riuscire ad assaporare le sensazioni e le emozioni che un quadro, o altra forma artistica, ci trasmette.
Buona giornata, a presto.
Il mio genere preferito!
RispondiEliminaCiao Marina, un movimento che ha permesso di "entrare" nel mondo irreale e surreale dei sogni, un modo di interpretare, artisticamente, il lato meno conosciuto ma più affascinante del nostro essere.
EliminaBuona giornata, a presto.