John Martin ritratto da Henry Warren |
John Martin nasce a Haydon Bridge il 19 luglio del 1789.
Inizia il
suo apprendistato a Newcastle, studia copiando le incisioni di artisti come
Claude Lorraine e Salvator Rosa.
Nel 1806 si
trasferisce a Londra, dove si sposa e si mantiene dando lezioni di disegno.
Sono gli
anni dell’approfondimento dei suoi studi di prospettiva e architettura, si
dedica anche alla pittura su porcellana e su vetro, dipinge anche diversi
acquarelli.
Nel 1823 gli viene commissionata l’illustrazione del Paradiso perduto di John Milton, questo lavoro lo ispira particolarmente e fra il 1831 e il 1835 pubblica diverse illustrazioni dell’Antico Testamento.
Grazie a
queste incisioni la sua fama superò i confini nazionali, in particolare ottiene
grande ammirazione nell’ambiente dei “Romantici” francesi.
Negli anni
successivi si fa conoscere ed apprezzare dal grande pubblico con grandi tele
raffiguranti episodi biblici o mitici e grandi e drammatici paesaggi immaginari
con impetuosi fenomeni naturali, in cui si nota la decisiva ispirazione alle
opere di William Turner.
Grazie alla
vendita di queste opere Marti riesce ad ottenere un certa tranquillità
economica.
L'ultimo uomo |
Soprannominato
“Mad Martin” (Martin il matto), riesce con la sua pittura a descrivere
l’intensità e l’angoscia delle scene descritte, dando risalto ai fenomeni più o
meno naturali relegando l’uomo a piccola e quasi insignificante comparsa.
Negli anni
seguenti si occupò di progetti per il miglioramento urbanistico di Londra con
particolare attenzione ai sistemi portuali, idrici e fognari, che in buona
parte anticiparono i progetti di Joseph Bazalgette.
Fu colpito
da una paralisi che ne limitò parecchio il lavoro, pur con evidenti difficoltà
continuò a dipingere fino alla sua morte avvenuta il 17 febbraio del 1854 a
Douglas sull’isola di Man.
A seguire alcune opere di "Mad Martin"
Apocalisse |
Distruzione dell'Host del faraone |
Distruzione di Sodoma e Gomorra |
Il diluvio |
Il grande giorno della sua ira |
Il placare delle acque |
Il ponte sul caos |
La creazione della luce |
La distruzione di Pompei e di Ercolano |
Manfred e la Strega delle Alpi |
Pandemonium |
Impressionanti e inquietanti, ma molto interessanti, mi piacciono, in particolari il mare.
RispondiEliminawww.saucysiciliana.blogspot.com
Effettivamente è il senso di inquietudine e l'"oppressione" di queste opere che mi hanno affascinato.
EliminaA presto Romualdo.