martedì 2 gennaio 2024

Post semiserio (sarebbe più onesto ammettere che di serio non ha nulla)

L’altro giorno, nel tentativo maldestro di cambiare la batteria, un orologio mi è scivolato dalle mani con la conseguente frattura, semi-composta, del vetro.

Le soluzioni erano due: quella logica (di mia moglie) è di cambiare il vetro, quella illogica (la mia) è l’occasione di aprire un’altra strada, quella di cambiare la “visione” dell’orologio.

La crepa nel vetro mi ha immediatamente portato al Grande vetro di Duchamp che, durante il trasporto per una mostra temporanea, si è rotto lasciando appunto un vasto reticolo di crepe.

Non è mia intenzione accostare l’opera in questione con il mio orologio ma sono le parole di Duchamp, dopo che gli avevano notificato l’accaduto, che ho preso in prestito: “le crepe nel vetro sono quello che mancavano all’opera, ora è completa”.

Se dunque prendessi in prestito le parole dell’artista francese e le convogliassi verso l’orologio? Potrei anch’io dire che la crepa completa l’orologio, è quello che mancava per renderlo perfetto, anche perché la caduta non ha inficiato il funzionamento dello stesso.

Immagino che la reazione di chi legge queste righe sia simile a quella di mia moglie (per la cronaca non ha detto nulla, si è limitata a scuotere la testa) ma converrete con me che il punto di vista (mio) per quanto assurdo è parte integrante di quella visione alternativa che tanto desidero promuovere, se poi questa visione abbia o meno senso …  


8 commenti:

  1. Ma così rischi di tagliarti allorché ti toccherà di spolverare l'orologio :))

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    1. Ciao Silvia, 😂 fortunatamente, come nel caso dell'opera di Duchamp, i pezzi sono al loro posto, al tatto non si sente alcuna "rottura".
      Grazie, hai colto perfettamente lo spirito del post, buon fine settimana.

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  2. Appoggio la tua idea che aprirebbe un mondo di riflessioni su "il tempo e le sue crepe"
    Appoggio la tua idea
    😉

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    1. Grazie dell'appoggio, interessante la tua visione delle "crepe del tempo", pertugi in cui infilarsi alla ricerca di nuove strade.
      Ciao Alberto.

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  3. Anch'io lo terrei con la/le crepe, è molto più originale, personale e vissuto e poi le crepe, come quelle nella vita, sono importanti quanto il vetro integro.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa, anche tu vedi il lato artistico e quello più intimo, le "crepe della vita" sono infatti il fondamento della nostra attuale personalità, sono la nostra essenza.
      Grazie, buona serata.

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  4. Mi hai fatto sorridere con questo tuo post. Mi dispiace, lo avevo quasi perso. 😉
    In effetti il punto di vista è importante. Quello di tua moglie molto concreto e realista e quello tuo molto più idealista e sentimentale. Io lo farei aggiustare. Mi piacerebbe restasse così solo se fosse un volerlo rendere artisticamente immortale. 😁😉
    Abbraccio Romualdo!

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    1. Ciao Pia, dipende da come si affronta la "rottura", se come un qualcosa che spezza l'equilibrio estetico o dal punto di vista di Duchamp (come vedi punto in alto😉) come arricchimento dell'oggetto in questione che trova il suo completamento.
      Naturalmente sostenere che l'orologio abbia raggiunto la perfezione con la crepa non è credibile ma l'insieme non mi è dispiaciuto da subito e anche mia moglie in fondo non disdegna la nuova versione, per il momento sono orientato a renderlo. come dici tu, "artisticamente immortale".
      Grazie carissima, un abbraccio a te, buona domenica.

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