Autore: Jean-Michel Basquiat
Titolo
dell’opera: Untitle – 1984
Tecnica: Acrilico,
serigrafia e pastelli a olio su tela
Dimensioni:
223,5 cm x 195,5 cm
Ubicazione attuale: Proprietà privata
Uno sfondo
monocromatico fa da scenario ad un insieme di figure “primitive”, formule
chimiche e frasi sparse senza un’apparente legame delle une con le altre.
I personaggi
raffigurati con una “pittura” infantile dove il primitivismo riporta alle
origini di un'arte “pura”, senza influenze esterne, fanno parte del
paesaggio di una New York dei bassifondi dove lo stesso Basquiat aveva le
proprie radici, un esempio di quello che era un movimento emergente in forte
espansione, il graffitismo.
Gli anni 70 e 80 del
novecento vedono infatti esplodere un fenomeno che porta l’arte nelle strade,
i quartieri più remoti ed in particolare la metropolitana divengono cosi un’attrattiva irrinunciabile per chi vuole
esprimere i propri concetti, la voglia di uscire da schemi sempre più
opprimenti.
L’opera riflette la
cultura multietnica che non riesce a trovare una collocazione, la frenesia e le contraddizioni della vita di
strada dove le scritte frammentarie raccontano la discontinuità di un pensiero
che non riesce a “legare”.
Il pittore
newyorkese ha iniziato proprio per strada dando voce alle proprie idee
attraverso i graffiti imbrattando le vie del quartiere dove viveva.
Improvvisa, nei
primi anni ottanta, arriva la fama, la sua popolarità raggiunge livelli
altissimi anche grazie alla collaborazione e all’amicizia di Andy Warhol, ma
come è stata repentina l’ascesa lo è stato anche il declino, una meteora
artistica apparsa e scomparsa in breve tempo come d’altro canto la vita stessa
di Basquiat risucchiata nel vortice della droga fino a spegnersi a soli ventisei anni.