“C’è musica classica
talmente bella da diventare popolare e leggera, e c’è musica leggera talmente
bella da diventare classica. Quando la musica è bella, è bella e basta”.
(Andrea Bocelli)
In molti ritengono che le
grandi orchestre sinfoniche debbano eseguire esclusivamente musica classica. La “musica
del popolo” come viene definita dai puristi della
musica “alta” (definizione degli stessi) è bene che venga suonata da altri, e
non importa dove, l’importante è che non sia nei luoghi sacri della musica
sinfonica.
Sono convinto che se un
brano è bello, o per meglio dire, ci piace, e viene eseguito nel modo giusto,
il risultato non può che essere meraviglioso.
Voglio proporvi un
accostamento che ha confermato la mia teoria, alcune tra le grandi canzoni pop,
rock o “leggere” del passato, più o meno lontano, eseguite dall’orchestra
nazionale britannica la “Royal Philarmonic Orchestra”.
Il risultato, a mio
avviso, è ottimo, naturalmente alcuni brani risultano meglio eseguiti di altri,
ma ciò che conta è che con arrangiamenti diversi, strumenti diversi dalle versioni
originali si possono ottenere opere di qualità.
Dalla “classica” e
mirabile “Lt it be” dei Beatles , all’indimenticabile “Stairway to heaven” dei
Led Zeppelin, gradevole la versione dello straordinario e musicalmente alternativo Mike Oldfield con
la sua “Moonligth shadow”.
Ci appare suadente e romantica la versione di "Here With Me" di Dido, ben riuscita la trasposizione di "Knockin on heaven's door" naturalmente di Bob Dylan, grande intensità d'esecuzione per "Shine on you crazy diamond" firmata Pink Floyd, addirittura dirompente ed esplosiva "Bohemians Rahpsody" dei Quinn.
Ci appare suadente e romantica la versione di "Here With Me" di Dido, ben riuscita la trasposizione di "Knockin on heaven's door" naturalmente di Bob Dylan, grande intensità d'esecuzione per "Shine on you crazy diamond" firmata Pink Floyd, addirittura dirompente ed esplosiva "Bohemians Rahpsody" dei Quinn.
Qualche anno fa un’altra
grande orchestra, la Berlin Philarmonic, decise di collaborare con il gruppo
metal degli Scorpions, in questo caso non si trattava di eseguire brani
adattati e trascritti per orchestra ma di accompagnare musicalmente la band di
Norimberga.
Il direttore di allora, Claudio Abbado, si rifiutò, argomentando il suo diniego, “non posso permettere che i miei musicisti eseguano brani nel cui testo sono inserite frasi volgari e di cattivo gusto” (voci all'interno dell'orchestra raccontano il fastidio del grande maestro italiano nel confrontarsi con tale musica ritenuta dallo stesso di più basso livello).
Nonostante tutto il progetto andò avanti anche senza Abbado, ne uscì un album di buonissimo livello anche se le vendite non hanno raggiunto ciò che il disco meritava.
Tengo a precisare che tutto quello che ho scritto è frutto esclusivo di un pensiero personale, chiunque può dissentire, posso essere io a sbagliare ma ritengo che i gusti personali vadano oltre i canoni prestabiliti e che nessuno può dire che un genere musicale sia superiore ad un altro.