Spoon River vista dal fotografo William Willinghton |
Andando oltre quello che è in effetti la struttura della sua ”Antologia” (ha voluto raccontare il pensiero e la vita di personaggi reali sotto forma di epitaffio, come se quelle ultime parole si presentassero in veste di testamento spirituale, perché solo nell'istante della dipartita l’uomo riesce ad esprimere ciò che pensa senza limiti e censure.
Staccandomi dal contesto vorrei proporre questa poesia e “viverla” per quello che ci trasmette.
Eugenia Todd
Nessuno di voi, passanti,
ha mai sofferto per un dente che sia
un tormento continuo?
O una fitta nel fianco che non se ne
vuole andare?
O un’escrescenza maligna che si
gonfia sempre più?
In modo che anche nel sonno più
profondo vi resta l’oscura coscienza o l’ombra del pensiero del dente, del
fianco, del tumore?
Così un amore contrastato o un’ambizione
frustrata o un errore che vi abbia sconvolto l’esistenza, irreparabilmente fino
all’ultimo, come un dente o una fitta nel fianco, spunteranno nei sogni del vostro
ultimo sonno finche la piena liberazione della sfera terrestre vi giunga come a
chi si ridesti guarito e allegro al mattino!
La visione naturale dell’essere umano che considera maggiormente il dolore fisico, comprendendo gli stenti e le sofferenze altrui dimenticando o sottovalutando gli stessi, se non più intensi, dolori provati da chi è afflitto da pene psicologiche. Ci richiama alla sensibilità nel saper riconoscere e, giustamente considerare, i mali oscuri che affliggono la mente e lo spirito.