Autore: Francisco
Goya y Lucientes
Titolo dell’opera: Crono che divora i suoi figli – 1819- 1823
Tecnica: Olio
su intonaco
Ubicazione
attuale: Museo del Prado, Madrid
Una delle immagini più
spaventose dell’intera storia dell’arte. Il dio Kronos, divora i propri figli.
Rappresenta
un tema mitologico: il dio Crono (greco, o Saturno presso i Romani), essendogli stato
profetizzato che uno dei suoi figli lo avrebbe soppiantato, era solito
divorarli al momento stesso della loro nascita.Goya trasforma il riferimento letterario in un incubo visionario, un mostro spaventoso e gigantesco che si avventa sulla misera spoglia umana, dilaniata e sanguinante.
L’opera fa parte della
serie “Pitture nere”, tredici dipinti realizzati da Goya sulle pareti della
propria casa, “Quinta del Sordo”, nei pressi di Madrid.
Varie le interpretazioni
dell’opera: l’eterno conflitto tra gioventù e vecchiaia, il tempo che divora
ogni cosa, la Spagna che dilania i propri figli tra guerre e rivoluzioni, o più
in generale il degrado della condizione umana nei tempi moderni.Il dipinto, decorava la sala da pranzo dell’abitazione. Il titolo, come nel caso di tutte le tredici opere della serie, fu dato da altri dopo la morte del pittore spagnolo.
Tra i pochi elementi del dipinto spicca un sapiente uso degli effetti della luce, che risalta il contrasto tra i colori scuri della figura del dio e il rosso acceso del sangue del figlio.
Nel 1874, la casa è in possesso del Barone di Erlander che, a causa del deterioramento delle pitture, fa trasferire le opere su tela e nel 1878 li dona allo stato spagnolo.